Merate: caro direttore te la racconto io una bella storia di qualche anno fa

Caro direttore
Ho letto con curiosità il racconto, quasi un romanzo, della vicenda risalente a una ventina di anni fa sull'operazione messa in piedi dall'associazione che voleva trasformare l'ospedale pubblico in una fondazione. Davvero interessante. La memoria ci fa un po' difetto e spolverarla va sempre bene. Vedo che ultimamente sei molto critico verso l'amministrazione comunale. Ti dirò, sono decenni che la nostra (insospettabile) amicizia va avanti e non sempre ho condiviso le tue valutazioni. Però l'esperienza non si discute, alla nostra età ormai poco o nulla ci sorprende. Secondo me questa giunta non è poi così male ma difetta enormemente nella comunicazione. Allora se me lo consenti ti racconto io una storia, più recente ma comunque di una decina d'anni orsono.

Dunque siamo nel 2009, inaspettatamente il centrodestra guidato da Andrea Robbiani vince le elezioni e l'ex camicia verde diventa sindaco. In campagna elettorale cavalca uno slogan: basta con le consulenze pagate a peso d'oro. Non vince per quello ma certo contribuisce questa offensiva alla spesa facile. Come diceva il compagno Marcello Basosi, "..c'è sempre uno Straccio che dice male di Cencio..". Salvo poi fare lo stesso. E del resto entrambi sono panni.

E difatti nell'aprile successivo, il 2010, senza informare neppure il suo vice, Massimiliano Vivenzio, annuncia di aver raggiunto un accordo con la società "North Wind", vento del nord, attraverso l'intermediazione di una pierre locale già affermata, Ramona Brivio, cui affidare la comunicazione del Comune. Di lì a qualche giorno fa la sua comparsa in Municipio una signora elegante (che la pierre dirà poi di non aver mai conosciuto prima) deputata a svolgere l'incarico di portavoce del sindaco e a sbrigare anche qualche lavoretto di segreteria. Monica Pompili, questo il nome (ma il correttore automatico all'inizio tirò un terribile scherzo) prese possesso dell'ufficio a lei destinato per lo svolgimento del delicato compito. Chi fosse questa Pompili in Comune nessuno lo sapeva. Forse si trattava di una conoscenza personale del Sindaco. Oppure di una casualità. Tant'è che, immagino per fare il culo al tuo giornale, Andrea Ambrogio Robbiani (ti scimiotto..) varò in pompa magna il sito www.meratenews.it che avrebbe dovuto diventare lo strumento principe di informazione ai meratesi.

Il compenso fissato fu di 19.900 euro, cento euro sotto il limite oltre il quale è obbligatoria la gara, una vera scocciatura. Secondo la ricostruzione dell'epoca il curatore del sito avrebbe dovuto percepire 6mila euro, la pierre 4mila per la supervisione e la signora Pompili all'incirca 9mila euro.

In Giunta le cose andarono lisce solo col sempiterno Giuseppe Procopio che già non stava più nella pelle di farsi intervistare. Assai più critico Vivenzio: "Così come è stata gestita l'operazione non mi è piaciuta per niente". Cauti gli altri. Ma Robbiani ormai era partito in quarta. Qualcuno cercò di fargli notare che si trattava di una di quelle consulenze poco utili ma pagate a peso d'oro. Ma fu Cencio, stavolta a parlar male di Straccio.

Dunque la città aveva finalmente un ufficio comunicazione tutto online orientato. Per te un vantaggio. Ma anche lì fosti critico.
La macchina parte e pure tu ne desti notizia con un articolo ampio del 21 aprile. Quattro giorni dopo però un lettore scrisse una mail dicendo: ho cliccato sull'indirizzo inserito nel sito comunale per poter leggere le news di Merate ma è apparso il sito merateonline.

E già probabilmente a tutto aveva pensato Robbiani e lo staff alla Rocco Casalino ma non ad acquistare il dominio che in effetti era vostro. Immagino il tonfo prodotto dal crollo verticale dell'umore del primo cittadino. Un boomerang da stordire Hulk.
Ma l'operazione doveva essere nata sotto una cattiva stella. Infatti, a maggio, la procedura messa in atto dal sindaco e dal segretario fu bloccata perché era stata rilevata una condanna a carico di un titolare della società che avrebbe dovuto gestire il sito di informazione comunale. Così l'incolpevole e senza dubbio preparata Monica Pompili dovette rifare le valigie. Ricorderai ora la vicenda e quante illazioni girarono nel Municipio e dintorni sull'operazione.

Ma più seriamente c'era una riflessione da fare: la giurisprudenza era concorde nell'affermare che il limite di 20mila euro fosse da calcolare sul costo base della gara, senza quindi considerare gli sconti al ribasso. Chiedo aiuto a Procopio sul punto. Se così era, e considerando che l'appalto fu affidato a 19.900 euro c'è da concludere che la Giunta non fu in grado di spuntare nulla più di cento euro. Un po' poco, diciamolo. Andrebbe anche aggiunto che in sede di presentazione dell'offerta il responsabile del procedimento avrebbe dovuto verificare l'eventuale esistenza di cause ostative. Emerse solo dopo lo strombazzamento dell'operazione.

Come vedi non è la tua imponente ricostruzione ma qualcosa di carino c'è anche in questa storia. Soprattutto perché i personaggi di allora sono quelli di oggi: Massimo Augusto Panzeri era assessore ai lavori pubblici e oggi è sindaco, Giuseppe Procopio era assessore a sport e commercio e oggi è assessore all'urbanistica e commercio, Andrea Ambrogio Robbiani era sindaco e oggi è assessore all'ambiente e tecnologia.

C'è sempre uno Straccio che dice male di Cencio, usava dire quel toscanaccio di Basosi. Basta scavalcare la transenna e passare dalla maggioranza alla minoranza per capovolgere l'opinione. E viceversa, naturalmente.

Data l'evidente emergenza in cui versa la comunicazione del comune di Merate, Robbiani potrebbe suggerire a Panzeri di richiamare in servizio il Vento del nord e le due signore, portando così a realizzazione il progetto naufragato dieci anni fa.
Oppure fare come tutti gli altri Comuni: pubblicare dati e informazioni sul sito ufficiale - non su quello del partito - e contemporaneamente inviare una mail ai giornali del territorio che coprono capillarmente la città.
Semplice no?

Matrix
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