Mandic/8: la struttura semplice di Medicina riabilitativa della dr.sa Fabiola Dreossi, un 'fiore' dell’ospedale da valorizzare

Un'équipe di medici e fisioterapisti che assiste pazienti degenti nei reparti ospedalieri e pazienti   ambulatoriali accompagnandoli in un percorso di recupero motorio  in cui lo scopo non è salvare la vita  delle persone, ma migliorare la qualità della loro vita. Questo, in estrema sintesi, il lavoro della Struttura semplice di Medicina riabilitativa dell'ospedale di Merate, parte di una rete di servizi distribuita su tutto il territorio lecchese. Quello che ancora oggi è denominato "Servizio di recupero e rieducazione funzionale", il cui responsabile medico è la dottoressa Fabiola Dreossi, fa parte infatti della Struttura complessa di Medicina riabilitativa dell'Azienda ospedaliera di Lecco diretta dal dottor Renato Galanti, come i poliambulatori di Casatenovo, Calolziocorte e Oggiono ,  l'analogo servizio di Lecco e la degenza riabilitativa presso l'ospedale di Bellano. "La struttura di Merate, che non dispone di posti letto dedicati alla degenza, è nata nei primi anni Settanta grazie ad una donazione che ha permesso di costruire la palestra per effettuare la riabilitazione di pazienti degenti nei reparti ed di pazienti esterni" ha spiegato la dottoressa Dreossi. "Sono arrivata a Merate nel 1982 e già questo servizio era attivo (1 massaggiatore e 5 terapisti) , seppur in maniera parziale rispetto ad oggi. L'accorpamento con la struttura complessa di Lecco è avvenuto nel 1998" . Non è solo la mancanza di posti letto a rendere questa struttura molto diversa dai classici reparti ospedalieri, ma è soprattutto la mission della riabilitazione che è differente. In riabilitazione non  interviene su una patologia d'organo specifica, ma sulla  o sulle funzioni compromesse (camminare , parlare, manipolare ecc) che impediscono alla persona di essere autonoma nelle attività della vita quotidiana, lavorativa, scolastica, sportiva . "Trattiamo un'ampia gamma di patologie, dall'età infantile agli anziani, interagendo con le altre realtà sanitarie e sociali del territorio perchè l'obiettivo finale è sempre l'integrazione sociale . La fase riabilitativa di una paziente degente in ospedale implica la possibilità di attivare una rete di servizi (come    previsto dalla  legge Nazionale) che  erogano prestazioni di intensità e complessità differenti a seconda della gravità dei deficit. Tali servizi possono essere delle degenze riabilitative, dei Day-Hospital, attività riabilitative al domicilio o in ambulatorio.  Il paziente che inizia il percorso in una degenza ospedaliera può percorrere , tutta la rete , oppure solo in parte  a seconda delle sue esigenze.  Il paziente cosiddetto esterno può arrivare direttamente in ambulatorio o arrivarci dopo un percorso nelle degenze riabilitative o al domicilio".


Il programma studiato per ogni singolo caso, per il paziente degente come  per quello ambulatoriale, si evolve in continuazione ed ha bisogno di una rivalutazione costante . "È importante individuare il problema e stabilire obiettivi progressivi da raggiungere, per trovare le strategie più utili a risolverlo" ha spiegato la capo tecnica Edy Perego. "I trattamenti in sé non servono a nulla senza la testa e le mani del terapista che, grazie alla capacità di valutazione data dall'esperienza e ai continui aggiornamenti , è  in grado di rispondere alle esigenze del paziente al meglio".


La struttura semplice di Merate conta, oltre alla dottoressa Dreossi, il  dottor Tommaso Sellaroli, la capo tecnica Edy Perego, 13 fisioterapiste, 1 massoterapista e 2 segretarie che garantiscono l'apertura dello sportello per informazioni e prenotazioni durante la mattina. Il lavoro sui pazienti esterni si svolge dal lunedì al venerdì, quello sugli ospedalieri anche il sabato. Queste le prestazioni erogate nel corso del 2009:


Davvero varie le problematiche affrontate in  tutti i reparti ospedalieri  . "Seguiamo pazienti di Medicina, i piccoli pazienti di Pediatria, i ricoverati in Rianimazione per lo svezzamento dal respiratore artificiale, ma il lavoro più grande è quello in Ortopedia e Neurologia" ha spiegato la dottoressa Dreossi. "Negli ultimi anni è aumentato il nostro impegno nei confronti di pazienti oncologici, in particolar modo le donne che hanno subito una mastectomia o altri interventi oncologici che implicano anche l'asportazione di  linfonodi. In questi casi il sistema linfatico si sovraccarica e si creano ristagni di liquidi ,aumento del vume degli arti , dolore, difficoltà motorie che la riabilitazione aiuta a ridurre .  A Merate aiutiamo inoltre i pazienti laringectomizzati  che presentano problemi motori legati all'intervento e le patologie del linguaggio legate a problemi neurologici, come le afasie". Per i pazienti esterni vengono effettuate prime visite e controlli ed è attivo il servizio ambulatoriale di fisiatria. "Trattiamo patologie acute e traumatologiche conseguenti a fratture e interventi chirurgici e croniche come artrosi, sclerosi multipla e patologie periferiche legate alla lesione di nervi" ha spiegato la dottoressa Dreossi. "Patologie respiratorie come esiti di polmoniti e bronchiti croniche e patologie infantili di carattere ortopedico come i piedi torti. Effettuiamo massaggi e terapie fisiche per la cura del dolore, che aiutano a ridurre la fase infiammatoria di una patologia ,  ma non possono risolvere problematiche croniche di usura del sistema muscoloscheletrico". Per tali scopi vengono utilizzati gli ultrasuoni, la Tens (correnti elettriche per decontrarre i muscoli), elettrostimolazioni (poche, per casi specifici), onde d'urto per le patologie tendinee , magnetoterapia per le problematiche legate al consolidamento osseo. I massaggi,  non rientrando nel Sistema sanitario nazionale sono a pagamento. "È indispensabile educare il paziente informandolo sui benefici reali del trattamento studiato per lui" ha spiegato il capo tecnico Perego. "Lavoriamo in equipe, c'è grande collaborazione tra di noi,  i Medici e  i terapisti si aggiornano periodicamente sui trattamenti e le patologie".


La crescita del personale che opera a Merate è avvenuta anche grazie agli specialisti operanti in ospedale. "Ad esempio dalla collaborazione con i Medici della Rianimazione abbiamo imparato a trattare adulti e bambini sottoposti a ventilazione artificiale, con  i Medici dell' Ortopedia abbiamo imparato molto sulla riabilitazione della spalla, grazie ai medici dell'Otorinolaringoiatria  e la signora Ferri (responsabile della rieducazione vocale) ci occupiamo dei pazienti laringectomizzati.  La nostra attività è in continua evoluzione a seconda dei bisogni dell'utenza" ha spiegato la dottoressa Dreossi. "Il carico di lavoro a Merate è notevole perché siamo in una zona di confine tra le province di Lecco e Bergamo, povera di strutture convenzionate con il sistema sanitario nazionale. Questi trattamenti inoltre richiedono un rapporto terapista/paziente di uno a uno e tempistiche di esecuzione che vanno rispettate". Nel futuro della Struttura semplice di Medicina riabilitativa di Merate c'è la possibilità di uno spostamento accanto ai reparti di Ortopedia, Neurologia e Cardiologia. Una soluzione ottimale in termini pratici, per i terapisti che seguono i pazienti e per una collaborazione ancora più efficace fra specialisti. Grazie al lavoro dell'equipe del  Servizio di rieducazione e Recupero funzionale di Merate  tanti pazienti, fuori e dentro l'ospedale, possono riacquistare una vita migliore.
R.R.
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