Usmate: tra mozioni e bilancio l’opposizione abbandona il cc

Consiglio comunale dai toni accesi quello tenutosi nella serata di lunedì 17 febbraio a Usmate Velate, tanto da vedere le opposizioni abbandonare l’aula dopo diverse discussioni. Si è trattato del primo consiglio comunale per il nuovo segretario, il dottor Angelo Salvatore Spasari, subentrato a inizio dell’anno in seguito al pensionamento della precedente segretaria Mastrocola.


Manca invece all’appello l’ex consigliere Mario Ravasi, dimessosi nei giorni scorsi per motivi personali, il cui incarico di assessore ai lavori pubblici verrà assegnato a breve con una seduta del consiglio.

Il confronto si è dimostrato subito accesissimo, fin dalla prima mozione presentata dal gruppo Lega - Salvini premier, riguardante la creazione o lo spostamento di un mercato ambulante presso il centro commerciale di via Deledda. “La proposta - ha sostenuto il consigliere leghista Stefano Vimercati - è pervenuta direttamente dai commercianti locali, desiderosi di incrementare le attività del vicinato.”

La risposta dell’amministrazione è arrivata dalla bocca del vicesindaco Pasquale De Sena, che ha replicato confessando “un certo disagio”.

“Il 7 febbraio è stata consegnata in comune una missiva sottoscritta da nove dei 16 firmatari della richiesta precedente - ha affermato De Sena leggendo il documento - nella quale si sostiene che la raccolta firme era stata presentata come apolitica e spontanea dei commercianti. Questi ultimi non intendono che alcun gruppo politico rappresenti l’iniziativa e sostengono che il documento sia stato strumentalizzato. I firmatari si dissociano dunque dall’iniziativa politica, denunciando la strumentalizzazione di un’azione che non sapevano sarebbe stata portata in consiglio a nome della Lega.”

I consiglieri di minoranza

“Il mercato comunale di Velate - ha aggiunto il vicesindaco - è stato istituito nel 2010 per le utenze deboli che non si potevano recare a Usmate. La zona è stata scelta per la posizione strategica e non è possibile spostarlo da Velate alta. Per una legge regionale inoltre, non è più possibile creare nuovi posti disponibili per il mercato.

A questo si aggiunge una questione economica: la zona di via Deledda non è al momento pronta per fornire colonnine elettriche e fonti di acqua potabile, che dovrebbero essere collocate a spese del comune.

Confcommercio Vimercate sostiene che non sia una buona idea stabilire bancarelle vicino a negozi locali per ragioni di concorrenza. La mozione verrà dunque bocciata sia per una questione politica che normativa.”

Dalle file dell’opposizione ha replicato Ernesto Virgilio Alberti, denunciando i problemi di comunicazione tra i commercianti e appoggiando l’iniziativa del collega. “Tutti sapevano che Vimercati era consigliere comunale quando ha effettuato la raccolta firme. La Lega ha fatto una cosa in buonafede, senza ingannare nessuno. Non è stato effettuato nessun gioco sporco nei confronti dei commercianti.”

Molto più dura è stata la replica dello stesso Vimercati che ha accusato l’amministrazione di aver indirizzato i commercianti. “La mozione è stata etichettata dalla maggioranza - ha annunciato rivolgendosi direttamente all’amministrazione - Avete in odio il partito Lega e vedete mostri ovunque. Non è che i commercianti diventano leghisti, ci siamo solo fatti portavoce. Non tirate fuori la balla della propaganda politica. Volete solo mettere il bavaglio all’opposizione”.


Lo scontro si è fatto talmente intenso che alcuni dei presenti nel pubblico hanno lasciato l’aula e il presidente Angelo Posca è stato costretto a passare immediatamente alla dichiarazione di voto, visto che non venivano rispettati i turni per parlare. Tra accuse per la polemica ridicola, appelli alla lettera dei commercianti e rigetto delle affermazioni di odio partitico, la mozione è stata respinta dai voti della maggioranza.


Un punto di tregua e di comune accordo è stato invece trovato nella mozione presentata dal sindaco Lisa Mandelli.

Attraverso un’iniziativa congiunta con i comuni di Ronco Briantino, Bernareggio e Carnate, verrà effettuata una richiesta alle istituzioni provinciali e regionali per rivedere il piano di traporto pubblico locale e risolvere i disagi dei pendolari. In particolare l’attenzione si focalizzerà sulla Linea Z319. Il percorso dell’autobus verrà variato spostando il capolinea da Ronco a Carnate, per permettere il collegamento con la stazione ferroviaria. Saranno richiesti degli orari migliori per favorire le coincidenze tra circolazione su ferro e su gomma, in favore di studenti e lavoratori pendolari. La situazione attuale infatti mina la libertà di movimento, non permettendo il rientro a casa attraverso i mezzi pubblici dei cittadini diretti verso il capolinea di Velate.

L’opposizione si è trovata questa volta d’accordo con l’iniziativa. “Questo era un punto presente anche nella nostra campagna elettorale - ha affermato il capogruppo leghista Daniele Ripamonti- appoggiamo la mozione sostenendo che sarebbe necessario rivedere anche le fermate, creandone di nuove e mettendo in sicurezza quelle già presenti. Voglio ricordare che l’opposizione deve essere costruttiva e siamo disponibili alla collaborazione per l’interesse dei cittadini.”

La discussione si è poi spostata sulla questione del bilancio di previsione. Dopo la presa d’atto dell’assenza di nuove aree da destinare all’edilizia economica popolare e alcune premesse sulla questione dell’aumento delle aliquote imu, il confronto è stato definitivamente sospeso.

“La votazione sul bilancio sarebbe da rimandare per la mancanza dell’assessore Ravasi - ha affermato il capogruppo della Lega Daniele Ripamonti - e per rispetto del nuovo assessore che dovrà entrare e lavorare su un bilancio già approvato.”

Mentre da una parte l’amministrazione ha tentato di giustificarsi ricordando che le deleghe dell’assessore Ravasi sono passate al sindaco, dall’opposizione si sono alzate accuse di comportamento irrispettoso nei propri confronti e in quelli degli stessi assessori.

Non vedendo accettata la richiesta di rimandare la discussione sul bilancio, le opposizioni hanno dunque deciso di abbandonare l’aula in segno di disaccordo.

Il rammarico per una decisione che ha impedito di completare la discussione è stato espresso dal capogruppo di maggioranza Mario Sacchi. “Si sbandierano certe mozioni, ma poi per il bilancio l’opposizione esce dall’aula. In questo caso è fondamentale avere un’opposizione. Viene a mancare la dialettica nei momenti fondamentali.”
C.R.
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