Merate: dopo 25 anni si ferma il 'tour operator' Pierpaolo Arlati. ''Comitive sempre più ridotte, vado ad assaporare la lirica in Kazakistan''

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Si prenderà un anno sabbatico e lo dedicherà a un paio di viaggi in solitaria, in Kazakistan per incontrare la compagnia lirica locale e in giro per l'Europa in auto, da solo, a trovare gli amici sparsi nei vari Stati.

Pierpaolo Arlati


Pierpaolo Arlati, prossimo alle 80 primavere, si ferma ma come organizzatore di comitive, non di certo come "turista" del mondo. In una sintetica comunicazione data sul giornalino della banda "Legg'io", dove generalmente relaziona mese per mese le varie attività, le iniziative, i progetti ha annunciato che "dopo oltre vent'anni di onorato servizio mi prendo un anno sabbatico e poi vedremo. Vi assicuro che spiace più a me che a voi". Nessuna ragione di salute o altro di preoccupante. Semplicemente negli ultimi anni le iscrizioni ai viaggi si sono ridotte nei numeri, per via di un'età avanzata dei partecipanti e di un mancato ricambio giovanile. Quindi a fronte degli ultimi tre itinerari (Bordeaux, Canada, Germania) che non sono arrivati ad avere iscritti sufficienti, Arlati ha deciso di fermarsi quantomeno come organizzatore di vacanze. Perchè, va detto, i suoi programmi erano impeccabili con nulla da invidiare ai migliori tour operator.

L'Europa la conosce come la via di casa e gli Stati Uniti non sono da meno. Le bandierine sull'atlante di casa Arlati punteggiano il sud America (Cile, Argentina, Costa Rica,...), l'Africa settentrionale (Marocco, Tunisia, Egitto), il sud Africa, il Giappone, la Russia, l'India ecc Ma quello che ha caratterizzato e distinto questi viaggi è che nulla è mai stato lasciato al caso e prima di imbarcarsi con la comitiva, la meta era già stata visitata e studiata da Pierpaolo, in una vacanza-sopralluogo precedente. "Prima vado in avanscoperta e studio cosa c'è da vedere. Mi interesso di alberghi, ristoranti, musei, luoghi di svago e 18 ore su 24 sono occupate. La guida in generale alle 17 riporta il gruppo in albergo e dà appuntamento alla mattina successiva. Alle 17, invece, faccio partire il mio tour serale per visitare luoghi e locali che altrimenti non si potrebbero vedere". E poi con un pizzico di nostalgia ha ricordato "Riguardando le foto di questi venticinque anni, che ho meticolosamente conservato e catalogato, ho visto tanti volti che oggi si sono coperti di rughe e capelli bianchi, altri di persone che non ci sono più e quindi mi sono detto che per un anno era meglio fermarsi. Quantomeno come comitiva".

Ma proprio perchè lo spirito non gli manca e la voglia di scoprire il mondo ancora meno, per quest'anno ha già due progetti in cantiere in solitaria. Il primo nasce dopo un incontro a Genova con una compagnia di musica lirica del Kazakistan: è stato amore o meglio "udito" a prima vista e quindi ora li raggiungerà nella madre patria per assaporarne ancora meglio le capacità. E poi farà il giro d'Europa in auto per trovare le persone che nel corso di questi anni ha incontrato e con cui ha stretto legami di amicizia
Che dire, dunque. L'anno sabbatico per Pierpaolo non trascorrerà di sicuro nella noia e nella monotonia, meno ancora davanti a un televisore e a noi, con un pizzico di invidia, non resta che augurargli buon viaggio e invitarlo a mandarci magari qualche cartolina, come si faceva un tempo, da appendere alla bacheca. Così, giusto, per sognare un po'.
S.V.

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