Merate: 128 casi di violenza sulla donna nel 2019, numeri in aumento. Italiane, istruite, dai 30 ai 50 anni: ecco le vittime

I loro numeri, anche quest'anno, sono in crescita e, a voler guardare, non è un bel segnale ma il fatto che ci sia sempre forza e determinazione per rispondere ai bisogni di chi chiede aiuto, questo è davvero un elemento che dà conforto e speranza.


STATISTICA
Nel 2019 l'associazione "L'altra metà del cielo" (che si occupa di donne maltrattate, vittime di violenza psicologica e fisica) ha dato supporto a 128 persone (104 allo sportello di Merate attivo dal 1997 e 24 a Casatenovo attivo da 4 anni). Di questo totale il 63% (81 casi) è rappresentato da italiane e il 37% da straniere. Una proporzione che sfata la credenza secondo cui le vittime abbiano sempre un colore della pelle diverso dal nostro. E così anche il carnefice. Sono in aumento le giovani che si rivolgono allo sportello e questo grazie anche agli incontri che le volontarie con l'aiuto di psicologhe ed esperti fanno nelle scuole, per sensibilizzare e informare sulla tematica. Consistente anche il numero di chi dice basta in età un po' avanzata e, spesso, dopo aver messo al riparo i figli che si sono fatti una famiglia o hanno preso una loro strada. 107 le donne con prole che sono state prese in carico dal sodalizio, il più delle volte vittime anch'essi della brutalità del genitore. 73 le assistite con già una occupazione, 29 quelle in cerca di lavoro (e questa è la situazione più difficile), 27 le casalinghe o disoccupate. La maggior parte di queste donne ha una istruzione superiore, alcune sono anche laureate: fattori questi che denotano come la violenza non si annidi più solo in contesti degradati e di scarsa cultura. Il supporto psicologico è stato fornito a 64 persone, quello legale a 56. I maltrattanti sono stati 87 di nazionalità italiana, 41 straniera.

Silvana Redaelli e Amalia Bonfanti. In totale sono 24 volontarie che si occupano di gestire le attività
dell'associazione che può contare su validi e insostituibili aiuti come quello di Soroptimist


COME OPERA L'ASSOCIAZIONE
L'altra metà del cielo ha diversi modi per intervenire, in base alla gravità del "caso". C'è il pronto intervento per una accoglienza immediata che può venire da una segnalazione del pronto soccorso dove c'è la camera rosa per il ricovero temporaneo della donna che, in caso di indisponibilità, viene alloggiata in un albergo in attesa di un progetto personalizzato. Nel 2019 il pronto intervento è stato attivato in due casi. C'è poi una prima accoglienza con una collocazione in case segrete e protette (11 donne e 9 minori ne hanno usufruito nel 2019, di cui 4 italiane tra settembre e dicembre). La seconda accoglienza, che può contare su 3 case, è una soluzione temporanea, non segreta per dare il tempo alle donne di trovarsi un lavoro e rifarsi una stabilità e poi ripartire. 9 le donne e 8 i minori che ne hanno beneficiato.
Per il 2020 l'obiettivo è quello di aprire una terza casa per il pronto intervento e offrire così un ulteriore supporto a questo bisogno purtroppo sempre crescente e che spesso diventa emergenza dove a rischio è la vita.

info@altrametadelcielo.org
039.990.06.78

S.V.

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