Imbersago: l’antisemitismo spiegato in un incontro senza citare la Germania nazista
Affrontare il tema dell'antisemitismo senza mai citare la Germania nazista, per quanto possa essere l'esempio più lampante delle discriminazioni rivolte agli ebrei nella storia, può essere sufficiente a riempire di nozioni un incontro culturale per ''onorare'' il Giorno della Memoria. Ne è l'esempio quello che il Comune di Imbersago ha organizzato nella serata di venerdì 24 gennaio nella sala consiliare di via Castelbarco. Il Terzo Reich, con i suoi gerarchi e il führer Hitler, è stato menzionato appena solamente quando Roberto Valtolina ha parlato dell'odio razziale che nutriva nei confronti degli ebrei il letterato e premio nobel norvegese Knut Hamsun, divenuto sul finire della propria vita e della propria carriera un fanatico della Germania nazista a tal punto da non prendere le distanze dalle posizioni assunte durante l'avanzata tedesca alla conquista dell'Europa nemmeno a guerra finita, nonostante fosse scampato alla pena di morte con l'accusa di aver collaborato con il regime nazista soltanto perché gli fu diagnosticata un'infermità mentale.
I consiglieri Marta Massironi e Ambrogio Valtolina con il sindaco Fabio Vergani
La consigliera comunale Eleonora Lavelli
Per il resto, gli interventi dei consiglieri comunali Ambrogio Valtolina, Eleonora Lavelli e Marta Massironi hanno spaziato in epoche e contesti del tutto diversi a quelli che hanno caratterizzato la storia della prima metà del '900. Di tracce di pregiudizi razziali contro gli ebrei ne sono pieni gli ultimi tre secoli avanti Cristo, ma il ''caso'' più antico menzionato durante la serata - quando la parola è passata dal sindaco Fabio Vergani, intervenuto per una breve introduzione, al consigliere Ambrogio Valtolina - è quello della Prima crociata.Il consigliere comunale Ambrogio Valtolina
Durante il Medioevo in tutta Europa gli ebrei venivano perseguitati. Tra le sommosse antisemite più note dell'epoca vi è quella della cosiddetta Crociata dei tedeschi che portò all'epilogo di numerose comunità ebraiche stanziate sulle rive del Reno e del Danubio. Gli ebrei, è stato spiegato durante l'incontro, divennero spesso il capro espiatorio di chi cercava colpevoli per l'arrivo in Europa della peste nera, che nel corso del XIV secolo uccise più di 20 milioni di persone. Il passaggio successivo ha portato il pubblico, piuttosto numeroso, a scoprire che nel Tardo Medioevo in Spagna le politiche oppressive attuate da Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia portarono migliaia di ebrei a convertisti al cristianesimo. Non contenti, i sovrani istituirono la cosiddetta inquisizione spagnola per indagare su chi fosse ancora aderente alla giudaismo.
Roberto Valtolina
E. C.