SAN VITO LO CAPO E’ SOTTO ATTACCO. E’ UN INSULTO ALLA BELLEZZA E ALL’INCANTO/3

di Alberico Fumagalli
giornalista e residente


IL SINDACO E LA CITTA'
3^ puntata


Sarò chiaro: da cittadino residente non ho il minimo dubbio che il sindaco di San Vito Lo Capo, il dottor Giuseppe Peraino, operi nell'esclusivo e superiore interesse della città. Il consenso di cui gode tra la popolazione, in Giunta e in Consiglio Comunale ne sono una indubbia prova. Da giornalista mi pongo qualche domanda. Prima di scrivere questo reportage ho chiesto al sindaco un'intervista. La regola è: prima ti informi e poi scrivi. L'intervista mi è stata concessa. Poi ho commesso l'imprudenza di anticipargli per iscritto le domande e l'intervista è stata annullata. Chiesta il 22 novembre, concessa il 25 - per il successivo 2 dicembre 2019 - e poi annullata il 29. Non sono stati graditi i toni ( ?!?) e i contenuti delle domande, valutate improprie e mal indirizzate. Dovrò quindi fare come Marzullo: farmi una domanda e darmi la risposta. Giuseppe Peraino viene eletto sindaco nel giugno del 2018. Vince per 80 voti su Gaspare Scola. Il tempo di prendere possesso della sua carica, fare il punto della situazione degli uffici comunali, dei contratti e delle convenzioni in itinere e subito prende in mano lo scottante dossier ereditato dal suo predecessore Matteo Rizzo che se l'era trovato sulla scrivania cinque mesi prima delle elezioni. Chi ha votato Peraino gli attribuisce buoni contatti in Regione. E' ragionevole pensare che abbia sondato la posizione dell'Assessorato al Territorio e all'Ambiente e da Palazzo dei Normanni potrebbe essere giunto un consenso di massima al progetto Marina Bay con l'auspicio di trovare una soluzione di compromesso. Tradotto: il no sarebbe bene divenisse un ni. Anche il pool di professionisti che ha redatto un progetto disegnando lo sfruttamento intensivo dell'area portuale deve essere stato invitato a tirare il freno. Tradotto: avete chiesto 100 retrocedete sul 50. Ipotesi mie, nulla più, però stando alle parole del sindaco è esattamente quello che è avvenuto. Accade tutto, ma proprio tutto, nel mese di giugno del 2019, tra il 10 e il 17. Una settimana di fuoco con uno strascico a luglio. Il sindaco Peraino si muove per stendere una rete di protezione, capiremo più avanti, nel tempo, se a maglie larghe o strette.

Il sindaco di San Vito Lo Capo dott. Giuseppe Peraino

Il sindaco il 6 giugno emana una direttiva al responsabile dell'Ufficio Pianificazione e sviluppo del territorio arch. Girolamo Mario Carano perché stipuli una convenzione con il professor Cataldo Salerno, presidente della Libera Università di Enna " Kore " cui affidare l'incarico per la predisposizione di un progetto pilota teso alla mitigazione del processo erosivo della spiaggia. Un incarico da 38.000 euro da svolgere nell'arco di 12 mesi, salvo proroga e da rassegnare in forma di singole relazioni su specifici punti, a cascata, ogni cinque mesi. Se ne incaricherà la Facoltà di Architettura ed Ingegneria. Con Salerno vi era già stato un contatto preliminare il 30 gennaio 2019 evaso favorevolmente il 6 febbraio 2019. Il 10 giugno - 4 giorni dopo - il testo è pronto e la determina riceve l'assenso di Gioacchino Incammisa, responsabile dei servizi finanziari del Comune. Durante la fase delle rilevazioni fronte mare interlocutore tecnico di Carano sarà il professor Ingegner Gabriele Freni.

L'ingegner professor Gabriele Freni

Nello stesso giorno il sindaco Peraino emana una seconda direttiva collegata e discendente dalla prima, destinatario ancora Carano. Chiede al tecnico di stendere la determina per affidare la revisione e aggiornamento del Piano di Utilizzazione del demanio marittimo ( PUDM) al fine di " adeguarlo alle mutate esigenze del territorio".


L'architetto Girolamo Mario Carano, responsabile del 3° settore del Comune di San Vito Lo Capo

Carano è ancora una volta fulmineo. In quattro giorni l'atto è pronto. Saranno l'architetto Vincenzo Provenza di Cinisi e il dottor Andrea Ferrarella di Alcamo a farsene carico. Impegno di spesa 22.500 euro. Si tratta di ridefinire le superfici del demanio di competenza comunale, " suddividendole in aree, zone e lotti tendenzialmente omogenei al fine di consentirne una gestione unitaria e coordinata. Ove necessario potranno essere definiti i lotti che sono destinati ad essere oggetto di concessioni demaniali marittime". Questo nuovo PUDM - dispone il decreto assessorile della Regione Sicilia 11 aprile 2019 - si applicherà alle richieste di concessioni demaniali presentate in data antecedente il 22 febbraio 2019, quindi anche al progetto della Marina Bay srl. Un atto dovuto, ma in qualche modo suggerito e accelerato dalle circostanze. Il decreto non è lasciato solo. Sul fronte legislativo regionale il mese di giugno 2019 riserva un'altra sorpresa. Sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia viene pubblicata la legge 8 del 7 giugno 2019 che introduce " Norme per lo sviluppo del turismo nautico e la disciplina dei Marina Resort. Decreti, leggi, convenzioni che la casualità riconduce al progetto Marina Bay srl, come pedine di una scacchiera con due giocatori pronti a darsi scacco matto. Non è finita. La penultima carta del poker difensivo Peraino lo mette sul tavolo il 17 giugno 2019 quando, sempre di concerto con Carano che ne aveva già acquisito la disponibilità il 21 maggio, affida all'avvocato amministrativista agrigentino Girolamo Rubino, che opera sul Foro di Palermo, l'incarico di supportare l'amministrazione comunale in tutti i passaggi e gli aspetti giuridici della vicenda. Impegno di spesa 3.600 euro.



L'avvocato Girolamo Rubino del Foro di Palermo

Lo stesso giorno, per ulteriore e analogo impegno di spesa, l'avvocato Rubino riceve un secondo incarico, quello di dare un parere legale sul fatto che l'adozione del Piano Regolatore Generale sia stato assunto dalla precedente sindacatura di Matteo Rizzo il 10 giugno 2016 e trasmesso in Regione non accompagnato dal VAS ( valutazione ambientale strategica). Per Peraino la decisione del suo predecessore è illegittima perché priva il PRG di uno strumento fondamentale teso a verificare preventivamente se la programmazione del futuro del territorio comunale protegge l'ambiente o lo adatta e subordina a visioni politico- amministrative contingenti e prive di prospettiva. Non è un dettaglio di poco conto. Basti pensare che il VAS è una specie di fiore a tre punte: lo si redige prima, durante e dopo la vigenza di un Piano regolatore. E' un termometro idoneo a misurare la temperatura anche di iniziative quali quella della Marina Bay srl che appare - si legge nella determina a firma architetto Carano n. 491 del 17 giugno 2019 " progetto dalla notevole valenza urbanistica ed ambientale". Il poker è svelato e la rete di protezione confezionata dal sindaco completamente dispiegata. Ma il meglio - o il peggio - deve ancora venire. Una premessa: quanto scrivo si predispone a due chiavi di lettura antitetiche e ciascuno ha il diritto di farsi la propria opinione. Tenetelo presente se continuate a leggere. Nel mese di luglio 2019 Marina Bay srl si muove a sua volta. L'ingegnere Pietro Inferrera - che ne è il Project manager con l'architetto, ingegnere e professore Giuseppe Pellitteri in veste di progettista architettonico e paesaggistico e con l'ingegnere Antonio d'Arrigo quale esperto ambientale e geotecnico - s'incontra due volte con il sindaco Peraino che lo riceve nella sua stanza. Con il primo cittadino è schierata la Giunta al completo. Quanto siano durati gli incontri e cosa si siano detti nel dettaglio non è dato sapere. Il risultato è che Peraino il 3 agosto posta su Facebook un videomessaggio della durata di otto minuti con il quale comunica ufficialmente che il 31 luglio 2019 Marina Bay srl ha formalmente comunicato di "essere disponibile" a rivedere il progetto ed a predisporre un nuovo e meno impattante Master plan. Per avere il tempo di farlo, la società - precisa Peraino - ha chiesto il rinvio della Conferenza dei Servizi già fissata " artatamente " dal sindaco per il 14 agosto alle ore 10. Richiesta accolta e Peraino non nasconde la soddisfazione di avere proposto una data ad hoc, invitante, come dire, a soprassedere. Un dietrofront che Peraino definisce una grande vittoria di cui si dichiara orgoglioso. Il colpo di scena, il sindaco lo svela al minuto 4 e 28 secondi del suo monologo rivolto alla popolazione e " agli scribacchini ed altri artisti di Facebook" : il nuovo Master plan sarà condiviso con l'Amministrazione comunale. Tradotto: il progetto vedrà la luce se conforme ai desiderata di Sindaco, Giunta, Consiglio comunale e popolazione tutta. Dovrà coniugare ricchezza per il territorio, salvaguardia dell'ambiente e rivalutazione dell'area portuale. Diversamente sarà un no secco perché " l'interesse generale deve sempre prevalere sull'interesse del singolo". Peraino conclude il suo breve monologo con l' invito ad essere umili e silenziosi. Tradotto: abbiate fiducia, io e la mia amministrazione siamo trasparenti, ma non siamo contro il privato se realizza l'interesse pubblico. La fiducia c'è tutta ed aumenterebbe se il sindaco contribuisse a sollevare tre veli che sono calati su quella che pare essere la sua strategia: lavorare in silenzio, sotto traccia, evitare colpi di tosse o gomitate, perché Marina Bay srl deve avere certezza assoluta del fronte compatto dell'Amministrazione Comunale e di riflesso della comunità sanvitese.
Il primo velo è squisitamente politico. Perché non tenere al corrente - sia pure con l'obbligo/dovere della riservatezza - la minoranza consigliare e il Comitato Nomarineresort costituitosi il 22 agosto 2019 per dare voce al dissenso? Sarebbe potuto bastare anche il solo allargare una riunione di Giunta al capogruppo della minoranza e alla Presidente del Comitato. Perché non esporre al pubblico il progetto originario così che la popolazione possa fare a distanza i dovuti raffronti?

Maria Laura Geraci presidente Comitato Nomarineresort

Il secondo velo è di carattere istruttorio. La normativa vigente non prevede l'aggiornamento della Conferenza di Servizi una volta indetta. E' stabilito che l'Organismo decida - anche al termine di più sessioni - se accogliere o respingere il progetto preliminare. Una sola volta è data facoltà di rinviare il progetto al mittente con motivate prescrizioni. E le prescrizioni devono essere scritte e condivise con le singole e distinte autorità componenti la Conferenza di Servizi. Non è prevista una volontaria ed unilaterale correzione del progetto da parte del proponente. Lo si ritira e si riparte daccapo e magari si presentano progetto concorrenti. Aggiornare la convocazione può essere letto come involontario favore a Marina Bay srl accorciandole i tempi. La Conferenza di Servizi in ogni caso non è un discorso a due. Che fretta c'è?
Il terzo velo è di carattere strategico. Condividere con Marina Bay srl un " Master plan progettuale ed urbanistico" significa lavorarci a quattro mani. Se è così, muta l'originale soggetto proponente e si viene a creare una sorta di subliminale Joint Venture tra privato e pubblico con lo scopo di giungere alla stesura di un progetto consensuale che nessun parere popolare contrario potrà mai azzerare. Questo è un aspetto a dir poco discutibile dal momento che in Conferenza di Servizi il Comune di San Vito Lo Capo deve unicamente pronunciarsi per l'ammissibilità sotto il profilo urbanistico edilizio e sul punto la risposta è già scritta a caratteri cubitali nel Piano Regolatore sia vigente che adottato ed è un NO. Il Master Plan, nella sua accezione comune e riconosciuta, è un documento di indirizzo strategico che sviluppa un'ipotesi complessiva sulla programmazione di un territorio, individuando i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni necessarie alla sua attuazione. E' uno strumento volontario, liberamente condiviso e approvato dai soggetti interessati, siano essi pubblici che privati, da attuarsi mediante una o più intese che possono essere modificate in qualunque momento, di comune accordo, ogni volta che lo si ritenga necessario. Se le cose stanno così è come giocare a poker con le regole della briscola e il sindaco o è un genio o gioca d'azzardo, perché, allo stato dei fatti, è lui e solo lui che ha in mano la scala reale che si chiamano Piano Regolatore o di Governo del Territorio che dir si voglia. Giova ricordare, a questo punto, che i terreni del demanio comunale possono essere ceduti in diritto di superficie a soggetti privati per la durata massima di 60 anni. A cosa rinuncerà Marina Bay srl? Rinuncerà all'hotel con piscina per costruire il quale si dovrà distruggere il boschetto che da ombra al Circolo nautico? Rinuncerà al ristorantino o al Centro benessere oppure ad una parte del rosario di edifici a supporto ed accoglienza dei diportisti? Aumenterà i punti di ormeggio o si limiterà a disporli diversamente? Manterrà la battigia senza costruire banchine? E il Comune cosa chiederà specificatamente al privato? Di mantenere la continuità con il resto della cittadina senza creare muri divisori? Di risolvere a proprie spese il problema dell'erosione della spiaggia? Di modificare i moli frangiflutti? Di rinunciare ad una parte degli 8717 mq di demanio comunale per rimetterli all'uso pubblico, come è ora, con manutenzione a loro spese? In ogni caso San Vito Lo Capo non sarà più lo stesso. A Teano Vittorio Emanuele II e Garibaldi si scambiarono poche parole. Quante e quali se ne sono scambiate Peraino, gli assessori ed Inferrera nei tre incontri - l'ultimo dei quali a novembre 2019 - sino ad ora resi noti?



Melchiorre Miceli, presidente degli Operatori Turistici sanvitesi

San Vito Lo Capo attende con qualche fibrillazione. Del caso se ne interessano sia la Stampa nazionale che quella locale e le reti televisive. Se ne parla nei Parlamenti di Palermo e di Roma. Gli Operatori Turistici sanvitesi ( AOTS ), con a capo Melchiorre Miceli, nel 2018 su una popolazione di 4700 anime hanno raccolto 2.000 firme di opposizione al mega progetto originario. Laura Geraci nell'agosto 2019 ha fondato il Comitato Nomarineresort, ma l'interlocuzione con il sindaco è minimale, formale, non favorita e poco gradita. Dopo una querelle in materia di visione ed estrazione di copia di atti pubblici, il sindaco il 29 novembre 2019, in risposta al Comitato, emette un comunicato stampa dal tono rassicurante. Tradotto: tranquilli, l'osceno progetto non c'è più, il nuovo non c'è ancora, a tempo debito saprete tutto. Rimane il fatto che l'iniziativa di Marina Bay srl ha ottimi padrini. In primis la legge Burlando del 1997, il suo decreto attuativo e tutti i recepimenti regionali, l'ultimo dei quali risalente al 2016 stabilisce che la concessione demaniale può arrivare a coprire l'arco dei 50 anni in funzione e rapporto all'entità e varietà dell'investimento. Tradotto: più spendi e più tempo devi avere per fare fruttare l'investimento. Se Marina Bay srl ha chiesto 48 anni è perché intende investire molto e incassare tanto ed a lungo. Se il progetto sarà decapitato per mano del sindaco Peraino logico che si riduca anche la durata della concessione demaniale, o no?
Conclusioni Allo stato attuale delle cose in me prevale il pessimismo. Vedrete che alla fine Marina Bay srl realizzerà il suo progetto avendo attenzione di non pigiare sull'acceleratore. Nel 2020 la Conferenza di Servizi darà il suo assenso. il Comune avrà le risultanze degli studi sull'erosione della spiaggia ed il nuovo PUDM, la Regione rilascerà la Concessione, i lavori cominceranno nel 2021, i primi risultati si vedranno nel 2022 e nel 2023 ci saranno le elezioni comunali. Quello che avverrà dopo è scritto sulla sabbia e, oggi, ben custodito in almeno una mente prospettica ed anticipatrice. Indovinate voi a chi può appartenere.


Concludo qui. La mia personale opinione su quello che accadrà mi rimanda a una storiella raccontatami da un malizioso vecchietto che si vanta di averle viste tutte nella vita. Fa così. Un giorno un giovane uomo magro, pallido e all'apparenza malridotto si presenta in trattoria a capo chino. Sto morendo di fame, dice, non mangio da settimane e supplica l'oste di dargli qualcosa da mettere sotto i denti. Il cuoco si commuove a tal punto da imbandirgli la tavola con salumi, pasta, pesce, carne, formaggio, frutta, vino, caffè e liquore. L'affamato non crede ai propri occhi e si butta a capofitto sul cibo, ma l'oste gli pone una mano sulla spalla e gli dice " piano, non avere fretta, non essere ingordo, mastica bene, non ti corre dietro nessuno, prenditi le tue pause digestive, hai tutto il tempo che vuoi e se poi hai ancora fame vedrò se è rimasto qualcosa in cucina." Morale: meglio poco alla volta che tutto in un colpo. Parti acciughina, diventerai Capodoglio.

(terza puntata di tre- FINE )
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