Lomagna: giochi di prospettiva e cura nei dettagli per il presepe del sig Elio Brioschi


La rivisitazione di Betlemme e della sua capanna più nota desta stupore nel lavoro del signor Elio Brioschi a Lomagna. Appassionato nella realizzazione di presepi, non vi è anno che non ne produca uno sempre diverso dai precedenti. Creatività e ingegno nelle soluzioni ricercate per le svariate situazioni che gravitano attorno alla Sacra Famiglia. Attorno a Giuseppe che leviga il legno e a Maria con in braccio il bambin Gesù ci sono numerosi buoi e asini che osservano la scena, mentre le pecore sono al seguito di un pastorello. Un contesto umile, fatto di arti e mestieri che sussistono un'economia reale, linfa di rapporti sociali e scambi.



Una contadina che semina, un agricoltore che zappa, ci sono poi il mulino a pietra per la trasformazione del chicco di grano in farina e il forno per cuocere il pane. Il mulino ad acqua indica una sorgente dove una donna si arrangia a riempire un vaso di terracotta. Un altro recipiente sopra un fuoco sta contenendo un liquido in ebollizione, non lontano da una coppia vigile di centurioni romani appostati su di un ponticello. In un angolo un fabbro lavora metalli. Il tempo nel frattempo scorre e il sistema di illuminazione, ormai rodato dai presepi realizzati negli anni passati dal signor Brioschi, mette in scena l'alba, il dì e la notte da un cielo stellato con il passaggio della cometa. Le lampade ultraviolette e degli speciali cartoncini bianchi triturati simulano l'effetto della neve. La natura è un tutt'uno con l'agire dell'uomo che non ne abusa. Ci sono animali domestici e fiere allo stato brado colte in un momento di lotta tra preda e predatori.


Mentre i Re Magi si avvicinano dall'Oriente per osannare l'avvento del Messia, la comunità - ignara dell'evento sacro - continua la routine in costante movimento. Tre motori azionano altrettante piste che ruotano secondo frequenze differenti l'una dall'altra. È il ciclo della vita che non si ferma.

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Come detto, rispetto all'anno scorso Elio Brioschi ha riservato delle novità. Il movimento del pescatore che agguanta un pesce è stato perfezionato, rendendolo più naturale. La chicca è il recipiente da cui fuoriesce il fumo. Per ottenere questo effetto ha dovuto far arrivare dalla Germania un ugello dal diametro di cinque millimetri in grado di produrre del vapore da una soluzione di glicerina e acqua. Visto da lontano il presepe sembra più piccolo rispetto al solito, ma avvicinandosi l'effetto è l'esatto opposto. Il presepista amatoriale di Lomagna ha giocato sul senso di profondità ottimizzando ancora di più l'uso degli specchi sul fondo. Questa volta alcuni elementi del paesaggio sono coperti all'esterno dalla "carta-roccia" così da potersi riflettere frontalmente con la lastra di vetro e liberi di dare le spalle all'osservatore. Se amici e conoscenti citofonano a casa Brioschi curiosi di vedere la Natività in miniatura, già fioccano idee per il prossimo Natale alla ricerca di un rinnovato stupore.

 

Se fuori dal garage durante l'anno - a piccole dosi per volta - Elio Brioschi attiva il suo piccolo laboratorio, dentro casa è ormai conservato da circa 25 anni un altro piccolo presepe. In una teca c'è una minuta rappresentazione della Natività, con le statuine collegate a una rete elettrica così come le lampadine seminascoste in cima alla scatola. In un ciclo di qualche minuto in automatico si passa dal giorno alla notte in compagnia di un sottofondo musicale con brani natalizi.

M.P.
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