Cernusco: matrimonio in Municipio per la coppia togolese ospite della Casa S. Paolo

Festa in Municipio a Cernusco Lombardone per il matrimonio secondo il rito civile della coppia togolese ospitata insieme alla famiglia nella Casa "San Paolo", l'Istituto secolare Discepole del Crocifisso. Una cerimonia interculturale per Ameyo e Rachid, sabato mattina, con invitati provenienti dal paese di origine dei due ma anche cernuschesi doc. Tutti stretti attorno a una famiglia che si è fatta conoscere e apprezzare da quando è arrivata a Cernusco nell'ottobre del 2017 [clicca QUI].




Per dieci anni Rachid e alcuni componenti della sua famiglia ha vissuto in Senegal, grazie all'appoggio di alcuni parenti, ma senza documenti riconosciuti per lui era difficile ricostruirsi una vita. Quindi il viaggio tra Niger, Mali fino alla Libia dove ha lavorato anche come saldatore. Poi la partenza della speranza verso l'Italia nel 2015 e l'approdo in Puglia. Dopo qualche giorno è stato trasferito al Nord e gli è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico. Solo a Cernusco la famiglia si è potuta riunire, con la mamma e le quattro figlie. "In qualche modo ci si ritrova sempre" ha raccontato con un sorriso Ameyo.



Tante sofferenze, tante sfide che la vita ha posto loro di fronte, che non possono far apprezzare ancora di più una giornata di gioia come il matrimonio civile, che va a dare maggiore chiarezza alla loro situazione giuridica. La forma di unione che avevano svolto in Togo (nonostante la famiglia di lui sia musulmana e quella di lei cristiana) non poteva infatti essere riconosciuta secondo la legge italiana. Qualche lacrima e molta emozione al momento dello scambio delle fedi, dopo il discorso della sindaca Giovanna De Capitani: "Il vostro non è un punto di arrivo, avete già costruito una famiglia, ma acquista ancora più validità la responsabilità dell'unione - ha dichiarato il primo cittadino - Auguro un futuro più sereno e tranquillo e ci sono tutti i presupposti perché questo possa accadere in Italia".


L'amministrazione comunale in questi ultimi due anni ha favorito la creazione di una rete di supporto alla famiglia, ponendo le basi in collaborazione con la cooperativa L'Arcobaleno di una integrazione reale fatta di rapporti umani che si sono convertiti in amicizia. Le figlie sono state inserite a scuola. Le più piccole frequentano a Cernusco l'ultimo anno della materna e la seconda elementare, mentre le più piccole sono iscritte alle superiori (al Viganò di Merate e a Vimercate). Frequentano l'oratorio San Luigi, dove per altro si è svolto il pranzo del matrimonio. Rachid lavora nell'orto sociale di Paso Lavoro, mentre la moglie Ameyo ha trovato impiego come cuoca in una mensa di Carnate. "Noi siamo orgogliosi di questa vostra esperienza e penso siate di esempio perché, nonostante le molte sofferenze, siete riusciti ad ottenere molte soddisfazioni e avete capito nel tempo quanto bene c'è attorno a voi" ha concluso De Capitani.

Gli sposi con la sindaca Giovanna De Capitani e i testimoni Elisabetta Cammisa e Roberto Ripamonti


Felice ed emozionato anche il presidente della cooperativa L'Arcobaleno Renato Ferrario che, vivendo a Cernusco, ha visto con i propri occhi il naturale percorso di integrazione che si sta compiendo, come dimostrato dal variegato pubblico che ha popolato la sala consiliare dove è stato celebrato il rito. Per la cooperativa ha parlato anche una delle operatrici, Chiara: "Sono ormai due anni che la vostra famiglia ci ha travolti come un harmattan! Come questo vento avete portato calore, con l'accoglienza che voi e le vostre figlie ci riservate sempre quando veniamo a casa: i grandi sorrisi, l'ospitalità, i pranzetti che ci offrite e anche il vostro essere 'rumorosi'".


Dopo una pausa tra qualche sorriso di gioia misto a commozione ha poi concluso con un augurio: "Avete deciso di sposarvi ufficialmente nel vostro nuovo paese e consolidare così la vostra famiglia. Vi auguriamo di restare forti nella vostra scelta per affrontare insieme il futuro, con le gioie ma anche le difficoltà che non mancheranno, scegliendo il meglio per voi e le vostre figlie".
M.P.