Mondonico: da borgo dei pittori a borgo dei cartelli

A Mondonico in prossimità del “Portone”, edificio di proprietà di un privato, sono stati installati quattro distanziatori per “regolare” il passaggio dei veicoli sotto l’arco. Non bastavano i sei pali con ventidue cartelli segnaletici (sulle dimensioni massime dei furgoni: altezza e larghezza) installati in precedenza sulle vie Mondonico e Molgoretta, ora si aggiungono anche questi segnalatori con strisce bianche e nere che snaturano l’estetica del “Portone” e lo fanno assomigliare al casello d’ingresso di un’autostrada.

Per non parlare delle difficoltà che i distanziatori creano alle auto in transito e, ancor di più, agli scuolabus che sono costretti a fare una serie di manovre per imboccare l’accesso, essendo i paletti situati subito dopo la curva a gomito per chi scende da via Gola. Sappiamo anche di cittadini che preferiscono allungare il percorso, salendo da via Mondonico, piuttosto che rischiare di rovinare la fiancata dell’auto.
Inoltre: visto che nella frazione di Porchera c’è un passaggio ancora più difficoltoso per le sue strettissime dimensioni, come mai ci sono solo due semplicissimi cartelli all’inizio delle vie d’accesso? Lasciamo trarre le conclusioni ai lettori.

E’ singolare che tutta la segnaletica sia stata posta a protezione della proprietà di un cittadino che, in altre due occasioni, ha goduto dalla presente Amministrazione di altre concessioni. Ce ne chiediamo la ragione o è solo un caso? Ci riferiamo allo spostamento di un pannello che riproduceva un quadro di Emilio Gola (posizionato in prossimità della sua proprietà, ma comunque su suolo pubblico e che fu causa di una prolungata polemica con il gruppo promotore del progetto realizzato per valorizzare i tre pittori di Olgiate: Gola, Carpi, Morlotti. Poi ci fu l’installazione di un altro palo sempre nel medesimo posto per proibire la sosta delle auto in prossimità di un cancello che passo carrabile non era, ma che si voleva spacciare per tale; naturalmente il cancello introduceva solo alla proprietà dello stesso cittadino.
Tutto ciò ovviamente a spese della collettività.
Un gruppo di abitanti di Mondonico
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