Paderno e Calusco a Mouralès: l’Unesco consideri il Ponte patrimonio dell’umanità

Paderno d’Adda e Calusco, ovvero i Comuni uniti dal ponte in ferro che attraversa l’Adda tra le sponde lecchese a quella bergamasca. Saranno loro ad organizzare, nell’ottobre 2020, il quarto convegno per chiedere che il San Michele venga inserito, con altri cinque europei, nell’Heritage List, ovvero tra le opere che l’Unesco considera patrimonio dell’umanità.

Ad annunciarlo venerdì notte, a Mouralès, Francia meridionale, durante la conclusione del terzo incontro degli amministratori delle città  in cui sono stati costruiti i ponti, sono stati Gianpaolo Villa, vicesindaco di Paderno d’Adda, e l’ex sindaco Valter Motta, ora presidente di Habitat, associazione che, col Comune abduano, sta costruendo il protocollo. L’8 novembre scorso, durante la riapertura del Rothlisberger al transito delle auto, Maurizio Gentile, amministratore delegato di RFI, aveva annunciato che “per l’inizio del prossimo anno scolastico, sul San Michele potranno tornare a transitare anche i treni”.

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Il convegno rappresenterà dunque anche l’occasione per festeggiare la conclusione dei lavori di restauro del San Michele. In Francia, dove hanno visitato i ponti di Garabit e Viaur, progettati da Gustav Eiffel, quello del simbolo di Parigi, il vicesindaco di Paderno d’Adda ed Elena Scotti, consigliere comunale a Calusco, hanno sottoscritto un Memorandum. Il documento, firmato anche dai rappresentanti delle Ferrovie (dunque anche dall’italiana RFI) proprietarie dei ponti, impegna tutti a continuare sulla costruzione del protocollo che porti alla dichiarazione dell’Unesco.

L'assessore di Paderno Gianpaolo Villa e l'ex sindaco Valter Motta

Il convegno che Paderno d’Adda e Calusco dovranno preparare, rientra infatti nell’agenda discussa nel 2017 a Solingen (Germania), proseguita nel 2018 a Vila Nova de Gaia (Oporto, in Portogallo) e ora, il 28 e 29 novembre 2019 in Francia, nella regione meridionale (Tolosa) dove sorgono i ponti Garabit (per la ferovia Parigi-Bezieres) e Viaur. Queste sono infatti le città in cui, come tra  Paderno d’Adda e Calusco, alla fine del 1800, sono stati realizzati, i ponti in ferro ad un solo arco di cui si chiede la “protezione”. I Comuni di Paderno d’Adda e Calusco hanno peraltro ricevuto, nel maggio 2019, il sostegno del Rotary Club di Merate Brianza.

Giuseppe Martinelli, presidente in carica, aveva dichiarato che avrebbe interessato “Anche i club vicini e quelli dei Paesi Europei coinvolti”. Tra le ipotesi sulle quali lavorare, ci potrebbe essere anche illuminazione del ponte, come era accaduto nel 1989, quando, per ricordare il centenario di inaugurazione, il Rothlisberger era stato illuminato. Come il Garabit e Viaur in Francia, per questa parte di territorio il San Michele rappresenta una indispensabile struttura viaria per l’attraversamento dei pendolari e le attività economiche. Il Rothlisberger è, col Naviglio leonardesco, le centraline idroelettriche sull’Adda e il traghetto vinciano di Imbersago, uno dei topos del turismo brianteo.
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