Noi per Bellusco, Baldassarre chiude il ''caso'' del PDS
Nessuna frattura, ma vedute differenti. Una situazione nata praticamente subito dopo le scorse elezioni, e confermata a pochi mesi di distanza dalla prova dei fatti. Il "caso" sulla distanza tra la lista a sostegno di Baldassarre Sindaco, "Noi per Bellusco", e lo stesso ex comandante della stazione dei Carabinieri di Bellusco, candidato sindaco all'ultima tornata elettorale belluschese, è tornato attuale a seguito della richiesta protocollata al comune da uno dei componenti del gruppo, Luca Brambilla. Nel suo mirino è finito, nelle scorse settimane, il Piano di Diritto allo Studio (PDS), che è stato già approvato dal consiglio comunale ad ottobre. Anche con il voto favorevole di Giuseppe Baldassarre. Chiesti da Brambilla, invece, sei chiarimenti sul documento. Sei domande in merito, innanzitutto, all'aumento delle tariffe del servizio mensa per l'anno 2019-2020; la tariffa da 22 a 330 euro per i nuclei familiari con ISEE sopra i 20mila euro; il calo degli iscritti agli istituti scolastici di Bellusco rispetto a quelli mezzaghesi; il costo di 1000 euro per il servizio di pedibus, quando per il comune di Mezzago è gratuito; la mancanza dell'area civica all'interno delle aree progettuali previste dal Piano; la piantumazione di 16 alberi in paese nell'ambito del progetto "un albero per ogni studente" della scuola primaria.
La modalità di risposta alle richieste di delucidazione non è stata per così dire all'altezza delle aspettative del mittente, dal momento che non è arrivata nessuna comunicazione scritta, ma la proposta di chiarimento tramite un confronto privato con il sindaco. Sulla vicenda ha voluto dire la sua anche l'ex comandante: "Tengo a precisare, come ho già fatto in passato, che non esiste nessuna frattura tra me e la mia lista - ha precisato Baldassarre - è ovvio però che nel momento in cui sono stato indicato come candidato, e, non eletto, sono risultato l'unico esponente in assise così come nelle commissioni consiliari, se personalmente non ho nulla da obbiettare sui vari punti del consiglio, non posso fare diversamente solo per seguire le prescrizioni di chi non vedo ormai dal momento delle elezioni. Ed è proprio quanto è accaduto in questo caso riguardo all'approvazione del Piano di Diritto allo Studio, dove peraltro, ricordo, anche l'altro gruppo di minoranza ha votato favorevolmente". Una presa di posizione netta, che dovrebbe mettere la parola fine al "caso".
M.L.