Paderno: la mostra per i dieci anni di Mehala sull'adozione

Durante la serata di sabato 16 novembre Cascina Maria di Paderno d’Adda ha ospitato la “Mostra-rassegna interattiva sui differenti modi di raccontarsi di bambini e ragazzi adottati” organizzata dall’associazione Mehala. L'esposizione è stata aperta dal banchetto gestito dai volontari che si sono messi a disposizione per l’evento e hanno fatto da guida alle tante persone accorse per vedere i disegni, osservare le foto e leggere i racconti dei ragazzi adottati.

Alcuni di loro hanno ripercorso la propria storia e il cammino che li ha condotti ad essere le persone che sono, correlando i ricordi precedenti e postumi all’adozione. Altri, hanno ricostruito ciò che è difficile esprimere a parole attraverso i disegni, altri ancora hanno scelto il fumetto. Un gruppo di ragazzi si è messo alla prova costruendo uno spavantapasseri-bambino, nel quale si sono identificati e provando a raccontare la storia del personaggio di fantasia.

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Il progetto è stato filmato e proiettato poi in una delle stanze della mostra. Particolarmente toccanti sono le storie dei più grandi, che hanno deciso di imprimere sulla propria pelle il loro vissuto. Ognuno ha scattato una foto al tatuaggio spiegandone il significato. In diversi casi il tattoo ha rappresentato il ponte tra la storia “pre-adozione” e la storia attuale.

Il presidente dell’associazione Guido Fosso ha sottolineato il coraggio di molti di questi ragazzi che spesso si trovano ad avere un bagaglio d’esperienza troppo pesante per la loro età, essendo stati costretti a volte ad affrontare situazioni difficilissime.



Le opere esposte hanno lo scopo di celebrare la loro vita dopo l’adozione, ma soprattutto informare e sensibilizzare il territorio su un tema molto importante. La comunità ha risposto positivamente, recandosi in grande numero in Cascina Maria. Tra gli altri, era presente anche il sindaco di Paderno d’Adda Gianpaolo Torchio.
N.J.C.

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