Bernareggio: il CTL3 nel mirino dei cacciatori, altre precisazioni

Nuove segnalazioni di dissenso dai fruitori abituali del CTL3, in merito agli spari dei cacciatori, che, "ridestati" dalla riapertura della stagione "buona", a quanto pare hanno individuato nell'area del tempo libero una delle loro mete predilette. Tra i primi ad accorgersene ci sono i padroni degli amici a quattro zampe, che utilizzano l'area per portarli a sgambare, e che non nascondono un po' di timore, o più semplicemente non tollerano il rumore degli spari che in qualche modo rompono la quiete che imperversa in altre stagioni nel complesso di via Cattaneo. A fare ulteriore chiarezza sugli strumenti in capo agli enti territoriali per limitare il raggio d'azione dei cacciatori, dopo Massimo Merati, direttore del Parco Agricolo Nord Est (PANE) - che aveva già escluso un diritto in questo senso del parco - che comprende le zone verdi del CTL3, ha parlato anche il sindaco di Bernareggio, Andrea Esposito, il quale ha sgomberato il fronte da qualsiasi dubbio residuo. "È una questione che ci portiamo dietro da diverso tempo ma abbastanza chiaro per quanto riguarda il potere decisorio - ha precisato il sindaco - Le aree da destinare alla caccia sono definite a livello regionale da un'apposita legge, e agli UTR sono delegate tutta una serie di funzioni della regione su questo argomento, da applicare a livello provinciale. Il comune invece in questo caso non ha strumenti per poter disporre divieti". Dichiarazioni a cui hanno fatto eco quelle arrivate dal comando della Polizia Locale di via Prinetti.

"Anni fa mi ero già rivolto alla Provincia per verificare la possibilità di escludere il CTL3 dalle aree di caccia, ma non è stata accordata - ha fatto presente invece Maurizio Zorzetto, comandante della PL di Bernareggio - Ma in ogni caso il comune non ha alcuna facoltà di emettere ordinanze in materia, dal momento che questa non rientra nella sua area giurisdizionale. Detto questo, il cacciatore ha comunque tutta una serie di prescrizioni da rispettare, a cominciare dalla distanza dalle abitazioni, che però vista la posizione del CTL3, mi sembra congrua. Non dimentichiamoci che non stiamo parlando di caccia grossa, bensì di armi a canna liscia, di pallini, che per quanto possano anche avere una grammatura significativa, in 20-30 metri perdono di incisività. Posso concordare sul fatto che non sia bello sentirsi piovere dei pallini di piombo addosso. E se colpiscono un cane, è chiaro che lo feriscono. In definitiva, sembra esserci un allarmismo particolare sulla questione che mi pare a dire il vero eccessivo. È una questione che si ripropone tutti gli anni quando si apre il periodo venatorio".
M.L.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.