Brivio: la comunità abbraccia le suore dal Perù nel centenario della Congregazione


La Comunità pastorale Beata Vergine Maria di Brivio e Beverate ha ricordato domenica mattina, in una chiesa gremita, il centenario delle Suore Canonichesse della Croce. La congregazione fu fondata nel 1919 a Lima da madre Teresa della Croce: tre sono le religiose, tutte provenienti dal Perù, appartenenti all'ordine presenti dal 2000 nella comunità di Brivio, che hanno come missione la catechesi della liturgia. Insieme alle sorelle briviesi sono giunte per festeggiare altre suore provenienti dalle comunità di Drezzo (Como) e Boffalora Sopra Ticino (Milano), che condividono la stessa missione.

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Portando in mano ciascuna una pianta con le bandiere dei paesi in cui la congregazione è presente (Albania, Italia, Cile, Perù, Venezuela e Argentina), le sorelle -accompagnate dai celebranti don Emilio, don Emanuele e don Luigi- hanno dato inizio alla santa messa, raggiungendo la Mensa in processione e appoggiando il dono sotto la foto di Madre Teresa. Dopo le due letture e il vangelo, le suore si sono avvicinate all'altare e, in fila, hanno rinnovato la loro consacrazione a Gesù con i voti di castità, povertà e obbedienza, donandosi nuovamente con tutto il cuore alla congregazione.

Successivamente, invece dell'omelia, una di loro ha letto la sua testimonianza di fede: "Grazie Signore perchè tra tante ragazze hai scelto me. Ti dico grazie anche per aver scelto la mia famiglia, di aver chiamato due figlie: mia sorella Giulia, monaca di clausura, e me, canonichessa della croce. La mia è una famiglia costruita sui grandi valori cristiani di amore e di carità ma anche essa ha le sue problematiche come tutte le famiglie. Il Signore mi ha chiamato per far parte di questo ordine: ho lasciato la mia famiglia per far parte di una grande famiglia".

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Dopo aver raccontato la storia di Madre Teresa, fondatrice della congregazione, la suora ha voluto ricordare di essere "qui anche per tenere viva la memoria di un gruppo di donne che sentendo nel loro cuore la chiamata, ebbero il coraggio di lasciare tutto per seguire il Signore" e ha continuato ancora dicendo: "tante volte mi è stato chiesto se mi mancasse la mia famiglia in Perù e chi mi mandasse a fare ciò che faccio, a venire in Italia e a lasciare il mio paese. Anche io mi sono fatta queste domande tante volte, soprattutto nei primi anni che ero qui e non era sempre semplice per me. Ma è nella preghiera, a volte tra tante lacrime, che ho sempre trovato una risposta: ho trovato Lui. E allora possiamo dire che nel pieno del suo amore, questa tristezza e questa mancanza diventa offerta e uno quando offre non c'è tristezza, quando uno dona non dona con tristezza ma dona con gioia".


Al termine del discorso, tra i tanti applausi, la suora ha ringraziato la Comunità "per tutto l'affetto e il desiderio di camminare insieme" e anche i celebranti don Emilio, don Emanuele e don Luigi per ricordare con la preghiera questo traguardo tanto importante. Al termine della funzione i ragazzi dell'oratorio, insieme ai catechisti, hanno voluto omaggiare le suore con dei fiori, una candela a rappresentare la luce e una croce con la scritta illuminata "todo en Cristo", simboli della congregazione. I festeggiamenti sono poi continuati con un ricco rinfresco.
B.F.
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