Lettera a Gisella: ci volevi tu a lottare per un sogno

Cara Gisella,
lo so, questa lettera non la leggerai mai e non so nemmeno perché stia cercando il modo di scrivertela.
Te ne sei andata così, in punta di piedi, con la discrezione e la modestia di sempre.
Ed anche con la caparbietà, la tenacia e il coraggio della donna forte che ho conosciuto quand'ero al Comprensivo di Brivio.

Anna Maria Marzorati, prima a destra, allora dirigente scolastica a Brivio ad una
inagurazione con Gisella Acciughi (terza da sinistra, vestita in azzurro)

Alla nostra scuola hai donato tanto tempo, tante serate e una quantità di energie che solo tu sapevi sfoderare senza nulla chiedere in cambio, paga della soddisfazione di veder gremiti i corsi di zumba, di informatica, d'inglese.  Era bello veder tornare i grandi a scuola, la sera; farli incontrare, sentire le loro storie, offrire un ritrovo e un'occasione di appartenere ad una comunità.
Quante LIM abbiamo comprato grazie a te, al Patto per la Scuola, alla Pro-Loco e ai volontari dell'IC!
Se tu fossi ancora qui, darei per certo che scuoteresti il tuo caschetto biondo e ti allontaneresti con una scrollata di spalle, dicendo con la tua voce un po' roca: "Preside, andava fatto!"
Ma non era scontato, cara prof. e ci volevi tu a lottare per un sogno.
Grazie
Anna
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