La visita al Molino Colombo e alla sua storia
In centinaia oggi al Molino Colombo, tra i siti che, col Fai Alta Brianza (Fondo Ambiente Italiano,) ha aperto, domenica 13 ottobre, le porte ai visitatori. A coordinare i volontari, in gran parte giovani, c'era Marcella Mattavelli, responsabile dell'associazione.
Prima a sinsitra Marcella Mattavelli
Azienda storica del territorio, ora completamente automatizzato, il "Colombo" è il primo mulino alimentato dalle centraline idroelettriche costruite, dalla Edison, tra la fine del 1800 e i primi anni del secolo successivo sull'Adda definita leonardesca, ovvero sul tratto di fiume che il Genio fiorentino raggiungeva da Vaprio. Un percorso tecnologico, quello dell'azienda di via Edison 34, che ha coniugato tradizione e qualità. Ha peraltro partecipato, con la piacentina Farine Varvello, a Expo 2015, dove era stata premiata.
Venti dipendenti, tutti del territorio, la storia del "Colombo" comincia nel 1882 quando, sulle rive dell'Adda che scorre nel canyon ottanta metri più in basso, Federico Wyttembach costruisce un mulino. Nei primi anni del 1900, i fratelli Colombo, brianzoli doc, rilevano e allargano la fabbrica, trasformandola in una moderna realtà industriale. Colpita nel 1944 dall'aviazione tedesca, che voleva distruggere il ponte in ferro di Paderno d'Adda, l'azienda verrà ricostruita e riaperta dopo la guerra.
S.P.