
Don Costantino con i bambini prima dell'inizio dello spettacolo
È sicuramente più “giovane” della manifestazione “originale” organizzata dall’Antoniano di Bologna ma può vantare ormai una sua lunga storia fatta di centinaia di piccole “voci bianche” che, un anno dopo l’altro hanno calcato il palcoscenico della sala Sironi deliziando con canzoni allegre e adatte alla loro età il sempre numeroso pubblico.

L’ Osnaghino d’oro, celebre versione made in Brianza dello Zecchino del mago Zurlì ha così tagliato il traguardo della 28esima edizione. Domenica pomeriggio, in occasione della festa della mamma i bambini del paese sono così tornati a esibirsi accompagnati sulla scena dai più “vissuti” “Andate e ritorno” e da due simpatici presentatori che hanno scandito i tempi dello spettacolo intrattenendo genitori, nonni e amici tra una canzone e l’altra.

A giudicare le esibizioni, una giuria variegata che alla fine ha decretato la vittoria del motivetto “Voglio chiamarmi Ugo" cantata da Pierluigi, Miriam e Danilo. A dare coraggio ai piccoli cantanti, prima dell’apertura del sipario, il parroco don Costantino Prina: qualche parola, una preghiera e poi via lo spettacolo è cominciato raccogliendo il meritato applauso dei tanti presenti in sala.



La giuria

A. M.