Calco: i cittadini incontrano Open Fiber ma per la fibra si attende il progetto di Olgiate

Entro la fine dell’anno il Comune di Calco sarà interamente coperto da rete internet a banda ultralarga. Per la sua attivazione si dovrà però attendere la realizzazione del collegamento di Olgiate, o almeno una parte di questo, in ritardo rispetto al paese confinante per quanto riguarda l’iter autorizzativo (c'entrano un cambio di strategia da parte della società che se ne sta occupando e altri intoppi non dovuti al Comune).

Open Fiber, società costituita nel 2015 da Enel per estendere sul territorio nazionale la rete ad alta velocità e ''aggiudicataria'' della gara promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico per raggiungere con la fibra anche le cosiddette aree ''a fallimento di mercato'' (cioè dove i grandi operatori finora non hanno investito), posizionerà ad Olgiate il PCN (punto di connessione) da cui partirà il segnale che servirà Calco ed altri paesi del circondario, che saranno in tutto sette.

L’architetto Michele Bonacina con Simone Carusone e Felice Vagliviello

I lavori non partiranno prima del 2020 e non è chiaro entro quando sarà attivato questo snodo centrale. Tutto ciò è stato spiegato nel dettaglio nel corso di un incontro che si è svolto nella serata di lunedì 8 ottobre nel Municipio di Calco, in cui i tecnici di Open Fiber sono stati invitati dall’Amministrazione comunale a ragguagliare i cittadini sullo stato di avanzamento delle operazioni per fare entrare nelle abitazioni calchesi internet ultraveloce.

A fornire una panoramica sulla società è stato inizialmente l’ingegner Simone Carusone, referente della comunicazione di Open Fiber per il Nord Italia, il quale a più riprese ha spiegato di come sia nell’interesse della stessa Open Fiber concludere il prima possibile i lavori di realizzazione della rete, a Calco come in tutti gli altri Comuni in cui ha investito, proprio per incominciare a rientrare dei tanti soldi spesi: 3,9 miliardi di euro per servire 9,5 milioni di abitazioni nelle cosiddette ''cluster A e B'' (aree di successo di mercato), più qualche altro miliardo di euro (qui la cifra non è stata chiarita perché le gare sono state tre diverse) per servire più di 10 milioni di utenti dei cluster C e D (le aree di fallimento di mercato in cui rientra anche Calco).

Il consigliere Giovanni Chiaffarelli, l'assessore Pietro Pozzoni, il consigliere Silvano Pirovano e il sindaco Stefano Motta

Su 413 milioni di euro investiti solamente in Regione Lombardia, 595mila euro sono serviti per posare la fibra ottica a Calco. Lo ha spiegato Felice Vagliviello, Field Manager di Open Fiber per la Provincia di Lecco, dettagliando anche come si è sviluppata la posatura della fibra in paese. Una rete lunga in tutto 19,2 chilometri che ha richiesto solo per circa 4 chilometri nuovi scavi. Per la restante parte è stato possibile sfruttare cavidotti già esistenti. Buona parte del territorio sarà quindi raggiunto dalla banda ultralarga realizzata in modalità Fiber To The Home (FTTH), letteralmente fibra fino a casa, con copertura di almeno 100 Mbps, stando a quanto stabilito dal bando, ma che in realtà potrà raggiungere anche i 1000 Mbps, quindi dieci volte tanto.

Solamente le località Onazzo e Limito, ad Arlate, saranno raggiunte in modalità FWA (Fixed Wirless Access) con velocità ragguardevoli (cioè fino a 30 Mbps). Ancora non è stata posizionata l’antenna che offrirà questo servizio. L’architetto Michele Bonacina, colui che sta seguendo il cantiere di Calco, ha spiegato che i lavori sono a buon punto ed entro l’anno sicuramente conclusi. A quel punto, entro la fine dell’anno, non resterà che attendere la realizzazione del PCN di Olgiate, un intervento che per gli addetti di Open Fiber richiederà due mesi di tempo e sarà realizzato entro il 2020. Inizialmente, come è stato spiegato anche durante l'incontro, questo snodo centrale avrebbe dovuto sorgere a Brivio, ed è per questo che Calco si è mosso con anticipo autorizzando nel 2018 gli interventi della società di Enel. Poi però il PCN è stato spostato ad Olgiate, dove la conferenza dei servizi per avviare i progetti è stata indetta solo negli scorsi mesi. Calco, tuttavia, non dovrà necessariamente attendere che sarà realizzato tutto il collegamento del paese limitrofo, ma solo il PCN al quale si allacerà la sua rete.
A.S.
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