Merate: apre lo spazio #quindiciventiquattro, un progetto di Retesalute-Asst per prevenire i disturbi mentali nei giovani
Retesalute e ASST di Lecco hanno inaugurato questo pomeriggio a Merate #quindiciventiquattro, spazio di prevenzione dei disturbi mentali rivolto ai giovani tra i 15 e i 24 anni che presentano le prime avvisaglie di disagio. Sarà un luogo aperto al quale i ragazzi e le ragazze che ne sentiranno il bisogno potranno rivolgersi spontaneamente e dove potranno contare sul supporto di medici ed esperti che avranno come obbiettivo quello di bloccare sul nascere problemi che senza un intervento rischierebbero nel tempo di assumere forme ben più gravi e di più complessa risoluzione.
Il dr. Andrea Rigamonti con Alessandro Salvioni e Simona Milani, presidente del CdA e direttrice di Retesalute
In prima fila i medici che seguiranno il progetto, da sinistra: le d.sse Simonetta Martini e Carmen Baldi con il dr. Franco Riboldi
L’azienda speciale consortile e l’ASST lecchese erano da tempo alla ricerca di uno spazio idoneo per fare decollare il progetto, ha spiegato nel corso della conferenza di inaugurazione - tenutasi lunedì pomeriggio in Villa Confalonieri - la dottoressa Simona Milani, direttrice di Retesalute, per trovarlo infine nell’edificio accanto all’ex Municipio meratese di via Garibaldi dove hanno già sede i luoghi di condivisione giovanile di Piazza l’Idea. ''Andremo a costruire un servizio simile a quello avviato un anno fa grazie alla collaborazione tra Comune di Lecco e Informagiovani'' ha proseguito la d.ssa Milani. ''Crediamo infatti che sia molto importante dare ai giovani del nostro territorio le medesime possibilità''.
Più a destra il dr. Enrico Frisone direttore sociosanitario dell’ASST Lecco
La d.ssa Carmen Baldi
Un concetto, quest’ultimo, ripreso anche dal dr. Andrea Rigamonti, psicologo dell’ASST di Lecco e attuatore dell’iniziativa #quindiciventiquattro insieme ad altri colleghi, parlando dei vantaggi che la prevenzione ha dal punto di vista sociale ed anche economico. ''L’ASST deve costruire nuovi modelli di lavoro e integrazione, e credo che questo progetto integrando più strutture, più medici e più reparti sia in grado di omogeneizzare l’intervento. Intercettare il disagio psicologico nella fascia di età 15-24 anni, poi, significa attuare una programmazione che evita nel tempo il verificarsi di problemi più gravi e, dunque, meno costi per occuparsene''. La parola è poi passata alla d.ssa Carmen Baldi che di recente ha seguito anche il progetto parallelo avviato a Lecco con Informagiovani.Il dr. Franco Riboldi
A sinistra l’assessore al sociale di Merate, Franca Maggioni
''L’obbiettivo che abbiamo avuto a Lecco e avremo qui a Merate è quello di trattare il disagio in maniera completa e non parcellizzata. Con Informagiovani abbiamo ottenuto risultati molto confortanti perché tra i ragazzi si è sparsa la voce e sono stati loro, chi ne sentiva il bisogno, ad essersi rivolti a noi. E lo stesso speriamo avvenga a Merate. Parliamo di una presa in carico molto 'soft' dove tutte gli attori coinvolti dovranno agire in maniera sinergica''. Secondo la d.ssa Simonetta Martini, altra psicologa dell’ASST di Lecco, il punto di forza di #quindiciventiquattro sarà quello di ''uscire all’esterno rispetto ai servizi sanitari''.
A.S.