
Il dr. Giuseppe Vozza e l'ispettore capo dr. Antonio Verbicaro
Avevano individuato gli acquirenti nel territorio lecchese e avevano tenuto sotto osservazione i loro spostamenti. Solo così gli uomini della squadra mobile di Lecco, coordinati dall’ispettore capo Antonio Verbicaro, in collaborazione con il commissariato di Treviglio sono riusciti a smantellare un giro di droga che vedeva coinvolta anche la provincia di Bergamo.


Un’operazione avvenuta nei giorni scorsi che ha portato complessivamente all’arresto e alla denuncia a piede libero di 6 cittadini marocchini, che smerciavano principalmente hashish e cocaina ad una vasta clientela, in questo caso, formata da persone adulte. I luoghi dell’incontro e dello scambio della sostanza stupefacente erano le strade dei comuni bergamaschi, dove i lecchesi si dirigevano a tarda sera per acquistare la merce, abbassando semplicemente il finestrino dell’auto ed effettuando lo scambio.

Proprio in uno di questi numerosi appuntamenti sono intervenuti gli agenti, bloccando i soggetti che avevano appena ricevuto i soldi derivanti dalla consegna della droga. Indagini più approfondite hanno portato gli uomini della Polizia di Stato nel comune di Pradalunga, nella casa degli spacciatori, adibita a luogo di taglio e confezionamento della sostanza, appositamente celata negli apparecchi domestici quali l’aspirapolvere, nelle coperte e negli armadi. In un altro appartamento sono stati trovati 2.900 euro in banconote false, che i marocchini con tutta probabilità immettevano nel mercato, senza però produrle. Sotto sequestro sono finiti 400 gr di hashish proveniente da diverse parti d’Italia, 100 gr di cocaina, 1 auto Volkswagen, diversi bilancini di precisione, bicarbonato, la mannite, sostanza ideale utilizzata per i tagli inerti e 3.430 euro derivanti dall’attività di spaccio.

A finire in manette 2 marocchini regolari, B.R. e C.B., entrambi di 34 anni e E.Z.A., 23 anni, clandestino, per i quali è già stato convalidato l’arresto, mentre sono stati denunciati a piede libero B.N., 43 anni, R.S., 17 anni e A.Z., 61 anni, tutti in attesa di un’occupazione.

Gli inquirenti parlano di un grosso giro che interessava numerosi clienti del nostro territorio e che è facilmente ricollegabile all’operazione dello scorso mese di marzo, dove ad essere coinvolti erano stati anche in quel caso cittadini marocchini, la droga proveniva e veniva inviata nel centro Italia, ma soprattutto sono state notate delle somiglianze per quanto riguarda gli acquirenti. Ancora non si hanno dati certi ma gli agenti non escludono un possibile legame tra i due apparentemente diversi giri di droga.
