Ponte San Michele: cronistoria a un anno dalla chiusura tra sopralluoghi, disagi, promesse in attesa della riapertura

Alle 20.15 il cellulare del sindaco di Paderno Renzo Rotta, squilla. Dall'altro capo c'è un tecnico con il quale il primo cittadino è in contatto per le vicende che riguardano il ponte San Michele candidato a rientrare tra il patrimonio dell'umanità tutelato dall'Unesco. Ma la notizia è di tutt'altro tenore. "Alle 17 i tecnici incaricati di monitorare il ponte hanno rilevato parametri fuori dalla soglia di sicurezza, è stata avvertita la centrale di RFI a Roma e da lì è partita la disposizione di chiudere la struttura al traffico veicolare e ferroviario".
 
Accadeva esattamente un anno fa oggi, il 14 settembre del 2018. Il Ponte di Paderno chiuso in seguito al rilevamento di dati preoccupanti per la tenuta della sua struttura. Probabilmente quello che accadde a Genova un mese esatto prima, con il crollo del Ponte Morandi del 14 agosto, spinse ancora di più i tecnici di RFI verso quella decisione. Da allora il collegamento tra la parte bassa della provincia di Bergamo, l’Isola, e il Meratese non è stato più lo stesso. Due territori che fin’ora hanno resistito rimediando a quella chiusura improvvisa che all’inizio fece arrabbiare un po’ tutti. Perché il San Michele, si diceva, era 30 anni che attendeva un intervento che poteva essere programmato gradualmente, senza costringere migliaia di persone a trovare un’altra soluzione per muoversi oltre l’Adda o per raggiungere Bergamo da Milano, in treno, e viceversa. Oggi quelle migliaia di persone sono un po’ più tranquille, perché dallo scorso 5 settembre si è iniziata finalmente a vedere la luce in fondo al tunnel, con l’annuncio del commissario straordinario Maurizio Gentile che il viadotto riaprirà alle auto dall’8 novembre, e non più dal 7 dicembre.
Con la ricorrenza del primo anniversario di un evento unico per il nostro territorio, ripercorriamo le tappe fondamentali che hanno contraddistinto questi primi 12 mesi di chiusura del San Michele sfogliando gli articoli pubblicati da Merateonline.
 
1) L’ANNUNCIO DELLA CHIUSURA

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La notizia arrivò in redazione poco dopo le 21, quattro ore dopo che i tecnici fecero i rilevamenti che segnarono quella scelta e circa un’ora dopo l'avviso al sindaco di Paderno Renzo Rotta. Intanto gli operatori delle due Provincie e di RFI si portavano ai due imbocchi della struttura, la cui chiusura era stata programmata per la mezzanotte in punto.
 
2) CRONACA DI UNA SERATA SURREALE

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Le ultime automobili percorrono il San Michele a pochi istanti dalla sua chiusura. Buona parte degli abitanti dei due territori è ancora ignara di quanto sta accadendo. Qualcuno ha già però letto la notizia e si spinge nei pressi del ponte per curiosare. Poco prima della mezzanotte gli operatori incominciano a posare le transenne. Gli amministratori di Paderno, Calusco e della Provincia assistono alla scena rilasciando dichiarazioni ancora incerte sul futuro alla stampa accorsa per documentare l’evento. Un ciclista si blocca sorpreso davanti alle transenne e chiede informazioni. Deve tornare a Calusco, ma ormai l’unica soluzione è quella di passare dal ponte di Brivio.
 
3) LA RABBIA DEI NEGOZIANTI DI CALUSCO

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La mattina successiva la notizia è circolata un po’ ovunque. Via Vittorio Veneto a Calusco, una strada con molti negozi e attività commerciali, è deserta. La reazione degli esercenti è a metà tra rabbia e sgomento. Buona parte dei loro affari è temporaneamente compromessa, almeno fino a che il Ponte rimarrà chiuso e una parte della loro clientela meratese non potrà più raggiungerli così facilmente.
 
4) IL ''CAOS'' NELLE STAZIONI

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Lunedì 17 settembre, l’ora della verità per capire che impatto ha avuto la chiusura improvvisa del Ponte sulla viabilità e l’utilizzo dei trasporti pubblici. La risposta di Trenord appare da subito non all’altezza dell’emergenza, con due treni tra i più utilizzati cancellati e un servizio navette non ancora collaudatissimo. Alcuni pendolari giunti dal milanese per raggiungere Bergamo si ritrovano nella stazione di Paderno un po’ spaesati. Ci vorranno alcuni giorni perché le persone, e il servizio di trasporti pubblici, si abituino alla novità.
 
5) LE VOCI DI UN PONTE DI BARCHE AD IMBERSAGO

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Dalla sponda bergamasca si alza la voce degli amministratori locali che vorrebbero un ponte di barche provvisorio tra Imbersago e Villa d’Adda. Una soluzione destinata a rimanere solo un’idea.
 
6) ARRIVANO LE NAVETTE PADERNO-CALUSCO

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Il servizio navette sostitutive che collegano Paderno con Calusco, passando per Brivio e la stazione di Airuno, parte ufficialmente il 21 settembre. Non è che un palliativo, perché i pendolari devono comunque aggiungere 45 minuti ai già interminabili viaggi per raggiungere  e tornare da lavoro, scuola o casa.
 
7) NASCE IL COMITATO PONTE SAN MICHELE

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La sera del 24 settembre la sala consiliare del Municipio di Calusco ospita la prima assemblea del Comitato San Michele, che nei mesi successivi raccoglierà più di duemila firme tra commercianti, studenti, lavoratori pendolari e tutti coloro che si sono sentiti danneggiati dal modo in cui il San Michele è stato chiuso. Ruben Bergonzi, poi nominato presidente del Comitato, e Marco Ardenghi, le figure chiave del sodalizio che se, non altro, è riuscito a mettere un po’ di pressione su RFI e le istituzioni che nei mesi hanno preso decisioni rispetto alla riqualificazione del ponte.
 
8) IL CONSIGLIO COMUNALE DI PADERNO APPROVA UN’ODG PER IL PONTE

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Il consiglio comunale di Paderno approva all’unanimità un ordine del giorno per chiedere che il San Michele venga al più presto ripristinato. Un atto formale da parte di un ente che nulla ha potuto negli anni per evitare che la chiusura fosse così improvvisa, ma che già da qualche tempo si era mosso per candidare il ''suo'' ponte a patrimonio dell’Unesco.
 
9) IL PRIMO VERTICE IN PREFETTURA A BERGAMO: CONFERMATI 2 ANNI DI CHIUSURA

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Il 5 ottobre la Prefettura di Bergamo ospita un vertice istituzionale al quale prendono parte anche i sindaci di Paderno, Calusco e il presidente della Provincia Flavio Polano, i Prefetti di Lecco e Bergamo, Regione e RFI, che conferma i due anni di lavoro stimati. Dall’incontro trapelano le prime informazioni verso la strada che sembra ormai definita: presto o tardi il San Michele sarà sostituito da un altro viadotto.
 
10) L’INCONTRO A ROMA CON IL MINISTRO E L'AD GENTILE

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I sindaci di Paderno e Calusco, l'8 ottobre, sono ricevuti a Roma dal Ministro dei trasporti Danilo Toninelli e dall'AD di RFI Maurizio Gentile, senza però ottenere grandi informazioni. In cinque mesi era prevista la possibilità di riaprire il ponte a pedoni e motocicli. Una previsione vera solo per metà e in tempistiche un po' più lunghe dato che i pedoni e le biciclette sono potute tornare sul ponte solo il 29 marzo quasi sei mesi e mezzo dopo la chiusura.
 
11) L’ING. MAURIZIO GENTILE NOMINATO COMMISSARIO STRAORDINARIO

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Con un emendamento approvato dalle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati all'interno del Decreto Genova, il ministro Danilo Toninelli nomina commissario straordinario per il ripristino del San Michele l'ingegner Maurizio Gentile, amministratore delegato di RFI. Una scelta che fa storcere il naso a chi come i rappresentanti del Comitato sperava che la nomina ricadesse su una figura che conoscesse bene il Ponte, la sua storia e i suoi problemi e magari anche slegata a RFI.
 
12) LA DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI

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Il 6 novembre RFI comunica che nei prossimi cinque mesi saranno restaurati e consolidati i parapetti, messi in sicurezza i camminamenti pedonali laterali con lastre del selciato originale, rinnovate le reti antiscavalcamento, sostituiti i guardrail e ripristinato il manto stradale. Viene inoltre spiegato che l'intervento complessivo durerà 18 mesi a partire dall'assegnazione dell'appalto, per un investimento economico di circa 21,6 milioni di euro di cui 1,6 milioni finanziati da Regione Lombardia.
 
13) INDETTO IL BANDO PER PROGETTAZIONE-ESECUZIONE LAVORI

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A fine novembre appare sul sito di RFI il bando per la progettazione e l'esecuzione dei lavori di adeguamento del ponte (successivamente vinto dall'Impresa Notari di Milano). La scadenza per la presentazione delle offerte è il 7 gennaio.
 
14) IL MINISTRO TONINELLI IN VISITA A CALUSCO

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Il 14 dicembre a Calusco arriva il ministro in quel momento più discusso, criticato e in luce del primo governo Conte, Danilo Toninelli. C’entra ovviamente il caos mediatico sollevatosi attorno al crollo del Ponte Morandi. Il ministro entra nel cantiere e poi incontra le istituzioni locali nel Municipio di Calusco, affermando di essere vicino al territorio colpito dal problema senza però fornire dettagli utili alla sua soluzione.
 
15) LA MANIFESTAZIONE DEL COMITATO

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Stesso posto, ma un giorno dopo, l’imbocco del San Michele ospita il 15 dicembre la manifestazione del Comitato Ponte San Michele. Le richieste degli attivisti sono di vedere operai al lavoro 24 ore su 24 anche nel fine settimana per riaprire al più presto il collegamento. Sul palco allestito salgono soprattutto politici, deputati, consiglieri regionali, presidenti di provincia e sindaci che dicono la loro sulla riqualificazione del ponte.
 
16) L’ON. TRAVERSI IN VISITA A CALUSCO

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A poche ore dal capodanno 2019 è l’onorevole Roberto Traversi a fare visita al ponte, sponda Calusco, invitato dal Comitato. Il suo scopo è quello di smuovere gli organi competenti e far partire i lavori a pieno regime (fino ad allora sembrava stessero andando a rilento). Proprio ieri, Traversi, che è un architetto di Chiavari, è stato nominato sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti e chissà se non potrà fare qualcosa per il San Michele.
 
17) IL COMMISSARIO GENTILE IN VISITA A CALUSCO

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Quella del commissario Gentile, datata 14 gennaio, è la visita che tra tutte porta con sé più buone notizie. L’AD di RFI comunica per la prima volta che a dicembre le auto potranno ritornare a transitare sul San Michele, scadenza addirittura anticipata a novembre nella sua ultima visita. Di lì a poco, poi, RFI comunica che pedoni e auto l’accesso sarà garantito a partire dal 29 marzo.
 
18) LA RIAPERTURA ALLA MOBILITA’ DOLCE

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Il ritorno di pedoni e biciclette del 29 marzo è accolto dal territorio con un certo entusiasmo, come dimostra la festa del salame al cioccolato organizzata l’indomani sulla sponda di Paderno. Centinaia di persone accorrono per assistere all’evento.
 
19) ARRIVANO LE NUOVE NAVETTE STAZIONI-PONTE

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Con la riapertura della mobilità dolce la Regione investe 450mila euro per inaugurare le navette di collegamento tra la stazione di Paderno e Calusco e l’ingresso del Ponte. Un servizio collaudato dall’assessore ai trasporti regionale Claudia Terzi che tuttavia non risulta troppo utilizzato.
 
20) GENTILE ANNUNCIA: RIAPERTURA DELLE AUTO L’8 NOVEMBRE 2019

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L’ultima delle tappe più rilevanti di questo anniversario della chiusura del Ponte di Paderno risale al 5 settembre scorso. L’ingegner Maurizio Gentile torna a visitare il cantiere e annuncia che le auto potranno tornare a percorrere la strada a partire dall’8 novembre. Una data sempre più vicina.

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A.S.
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