Appalto ''service emodinamica'', nessun danno patrimoniale a 'Niguarda'. Pietro Caltagirone ''assolto'' dalla Corte dei Conti

Il dr. Pietro Caltagirone
Una vittoria forse insperata, il riconoscimento di aver agito correttamente nel solo interesse dell'azienda ospedaliera pubblica Niguarda Ca' Granda di Milano. La sentenza della Corte dei Conti nr.198 pubblicata il 20 aprile scorso e resa nota nel suo testo completo solo oggi ha reso giustizia al dottor Pietro Caltagirone, ex direttore generale dell'A.O. di Lecco e, prima ancora, numero uno del grande ospedale milanese. Al dottor Caltagirone, in sintesi, l'articolo completo domattina, era stata contestato l'assegnazione dell'appalto a trattativa privata per un service in emodinamica. Secondo la procura regionale il danno provocato era di oltre 2,3 milioni nonostante una perizia avesse accertato la congruità del prezzo concordato. La sezione territoriale con sentenza del 2009 aveva condannato il dottor Caltagirone al pagamento di oltre 322mila euro. Sull'appello proposto dall'attuale direttore generale del San Matteo di Pavia la Procura generale non ha rassegnato conclusioni scritte. Davanti all'Appello la tesi difensiva minuziosamente predisposta dall'avv. Vincenzo Avolio ha trovato grande attenzione. I Giudici contabili hanno ricostruito con accuratezza le diverse fasi del procedimento giungendo alla conclusione che "... l'appellante (è) esente da responsabilità amministrativa per mancanza di prova del danno...". Pertanto la Corte dei Conti di Roma ha disposto il dissequestro dei beni di proprietà del dottor Caltagirone e, cioè, dell'appartamento con annesso box sito in Milano e del terreno sito in provincia di Sassari, ordinando al competente Conservatore dei registri immobiliari la cancellazione del sequestro già iscritto sui predetti beni e, addirittura - circostanza definita rara - la liquidazione in favore dell'appellante e a carico della Azienda Ospedaliera "Ospedale Niguarda Ca' Granda" di Milano, delle spese e degli onorari di difesa per entrambi i gradi di giudizio liquidato nell'importo onnicomprensivo di € 10.000,00.
Domani il servizio più ampio e dettagliato sull'articolata sentenza della Corte.
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