Bernareggio: il futuro del Golf Club del CTL3 in consiglio comunale

Dopo le diverse proroghe per l'affidamento concesse all'ultimo gestore del campo, il nodo sul futuro nuvoloso del Golf Club del CTL3 di Bernareggio è approdato sui banchi del consiglio comunale. A tracciare il quadro della situazione stagnante del polo sportivo, alla luce degli ultimi tre bandi per l'assegnazione della gestione andati deserti, è stata l'esponente di Vita Nuova per Bernareggio e Villanova, Maria Brambilla. Nell'assise di martedì, il consigliere ha prima fatto un'introduzione della storia ultraventennale del campo, sorto sulla scia del Consorzio del Tempo Libero, una brillante intuizione dei comuni di Bernareggio, Carnate e Ronco Briantino. Snocciolando anche qualche dato. Citando, ad esempio, i 350 soci iscritti, quota stabile raggiunta grazie all'attività dell'ultimo gestore della struttura, la Golf in Progress Srl.

Il consiglio comunale di Bernareggio

Quest'ultimo è tuttora affidatario del centro, in virtù di diverse proroghe accordate (l'ultima, trimestrale, scade a settembre 2019), dopo il termine naturale della convenzione triennale, maturata a fine 2018. Il numero dei soci però, nel frattempo, in questo clima di stallo e incertezza, è calato di circa 130 unità. Nel suo intervento, Brambilla ha evidenziato la storica capacità attrattiva del Golf Club, che non a caso vanta un alto numero di soci di giovane età. Dai dati da lei raccolti, il calo degli iscritti degli ultimi mesi si sarebbe tradotto in una perdita di 35mila/40mila euro per le sole quote. Da qui l'interrogazione al sindaco Andrea Esposito, sul diritto del comune di Bernareggio, di incassare solo il 38% delle quote associative, senza riscuotere nessun fisso. Altri quesiti presentati dalla Brambilla riguardano quindi il totale incassato dal comune in questi mesi, i tempi e i termini del rinnovo, e la spesa affrontata dall'amministrazione per sostenere i tre bandi di gara andati deserti. Premettendo la consegna di una risposta più dettagliata in forma scritta, il sindaco Esposito ha comunque già anticipato qualche indicazione sugli interrogativi mossi. Come l'imminente incontro con l'associazione che attualmente gestisce il Golf Club e i tre sindaci, per dare conto dell'esito delle gare senza interesse, e delle possibilità previste a questo punto dal codice degli appalti. "Bisogna capire se la questione delle gare deserte sia legata strettamente ai parametri presenti nel bando - ha osservato Esposito - oppure sia un momento in cui questo tipo di gestione pubblica non è più così allettante, rispetto soprattutto al contesto privato. È un tema che va sicuramente approfondito, tenendo conto che con queste entrate i comuni hanno la necessità di garantire un equilibrio nella gestione complessiva del CTL3". E un approfondimento, secondo Marco Besana di Vita Nuova per Bernareggio e Villanova, andrebbe fatto anche sulla proposta economica del PEF (Piano Economico Finanziario) allegato al capitolato di gara dei bandi andati a vuoto. Soprattutto guardando alle cifre sugli utili da garantire, o la voce sul costo del lavoro, che andrebbero riviste, dal momento che per Besana lascerebbero perplesso qualsiasi operatore, di fronte all'opportunità di un investiment
M.L.
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