
Stefano Fiocchi
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Dopo una serie di valutazioni, soprattutto sull'andamento del mercato, non ce la siamo sentiti di fare un passo che comportava un esborso di 12 milioni di euro. Di fatto è un cambiamento strategico, è più semplice di quanto non si possa immaginare». A parlare è il presidente di Fiocchi Munizioni S.p.a. Stefano Fiocchi, che commenta la decisione di non realizzare un polo logistico per lo stoccaggio delle merci a Lomagna. «
Purtroppo quando siamo partiti con l'idea di questo investimento la situazione economica era diversa - spiega Fiocchi -
Ora che siamo arrivati ad avere i permessi, e nella prospettiva dei prossimi due anni, non ce la siamo sentita di procedere. Il nostro mercato non sta più vivendo i tempi d'oro di tre anni fa». Nei primi quattro mesi del 2019 tutti i reparti produttivi a Lecco erano in regime di cassa integrazione. L'emergenza è rientrata. C'era stato un buco di commesse alla fine del 2018, ma ora la situazione si è ripresa. L'azienda sta ricominciando ad assumere a termine, dopo una fase di mancati rinnovi. Elementi positivi che comunque si scontrerebbero con altri dati di realtà. «
L'andamento del mercato americano continua ad essere estremamente fiacco, la marginalità delle vendite è molto bassa. Quindi il ritorno è molto più lento» ammette il presidente Fiocchi, che nega di aver trovato un sito alternativo a quello di Lomagna dove svolgere l'attività di deposito. Da quanto tempo è stata presa la decisione di non investire sul suolo lomagnese? Alla domanda risponde con vaghezza, ma lascia intendere che era nell'aria da tempo: «
È da un po' di tempo che ci si pensava e adesso siamo arrivati alla formalizzazione. Con Sernovella abbiamo trovato un accordo che ha soddisfatto entrambe le parti, per quanto entrambi dispiaciuti. Non è stata una scelta a cuor leggero, erano già state sostenute delle spese, ma in confronto all'investimento globale abbiamo pensato fosse meglio desistere».
La svolta su Lomagna stupisce per la sua nettezza anche le parti sindacali. Giuseppe Cantatore (FIOM - CGIL) spiega che l'ultima interlocuzione con la società Fiocchi sul possibile investimento risale a un mese e mezzo fa e in quel momento prevaleva una posizione di attesa. «
Sul sito di Lomagna la società ci aveva detto che al momento non era la sua priorità - dichiara Cantatore -
Certamente davano preferenza a degli investimenti già avviati sul sito produttivo di Lecco, anche per rispondere alle esigenze di mercato. Non ci aspettavamo però che non fosse proprio più interessata all'area».
M.P.