Merate: numeri e fatturato in crescita per Casa Amica, pronta a aprirsi a nuovi utenti

Bastano i numeri per raccontare Casa Amica: un centinaio di persone tra dipendenti (20) e diversamente abili (75), 130 soci, un fatturato passato da 86mila euro del 2009 a oltre un milione di euro del 2019.

Ma il moltiplicatore di questi numeri sono la passione di chi ci ha messo la testa per far rinascere la struttura che sembrava destinata solo una decina di anni fa a chiudere a causa della crisi che investì il mondo del lavoro e di riflesso anche questa realtà tutta meratese che improvvisamente si è trovò senza commesse e poi la convinzione che un gioiellino avviato a fine anni Ottanta non poteva andare perduto.

Il presidente Fulvio Beretta

Nella serata di lunedì 24 giugno nella sede di Via Campi si è tenuta l'assemblea dei soci con le formalità relative all'esame e all'approvazione del bilancio, la relazione sulla gestione, l'approvazione del bilancio sociale e la presentazione del progetto di ampliamento.

Alcune volontarie

Per il quarto anno consecutivo Casa Amica ha chiuso con profitto, ha assunto 9 normodotati, 8 diversamente abili, 6 diversamente abili con art. 14., ha aumentato il numero di clienti che affidano commesse, ha chiuso il finanziamento aperto con la BCC avanzando in cassa anche qualche soldo.


Fulvio Beretta, Angelo Baiguini e Luigino Galbusera

A permettere tutto ciò sono i clienti, grosse e piccole aziende che si affidano a Casa Amica con commesse più o meno importanti ma che sono tutte cresciute nel tempo.

A sostenere fin dall'inizio Casa Amica e i suoi ragazzi c'è stata Elemaster di Gabriele Cogliati.
Dai 222mila euro che nel 2015 la struttura fatturava all'azienda montevecchina oggi con sede a Lomagna, si è arrivati a ben 302mila euro per il 2018 e il 2019 mostra già una tendenza alla crescita.

Ci sono poi la Torneria Colombo, la Regina Catene, l'Alpina Raggi (28mila euro), Krino (24mila euro), Milani Giovanni (24mila euro), Sutermestier.

Negli anni si è investito nella ristrutturazione (350mila euro) e nell'acquisto di mezzi (due pullmini e due furgoni). Sono arrivati aiuti dalla Fondazione Cariplo e provincia di Lecco, dal Rotary, dai cittadini tramite il 5x1000.

L'approccio a Casa Amica, non più come una cooperativa sociale, ma come un'azienda quindi con un suo business plan, reso possibile dall'ingresso in struttura di Fulvio Beretta, attuale presidente e che mastica come pane la “materia”, ha consentito il salto di qualità e lo slancio verso un futuro non fatto di sopravvivenza ma di sviluppo e di sempre migliori e maggiori offerte per l'utenza.
S.V
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