Merate: la Luna di Leonardo raccontata dal Professor Pasquale Tucci all'Osservatorio
Con il 50° anniversario dello sbarco alle porte, nel pomeriggio di ieri la sede di Merate dell'Osservatorio astronomico di Brera è stata teatro di una conferenza dal titolo "Dalla Luna di Leonardo alla Luna di Galileo".
"Un'iniziativa "di rete"" l'ha definita Marcella Mattavelli, capo delegazione del FAI Alta Brianza, promotore dell'evento di concerto con le celebrazioni ufficiali "Milano Leonardo 500": "propone in diversi territori delle delegazioni - che vanno da Milano alla Brianza - una serie di eventi e conferenze che vogliono mettere in evidenza alcuni aspetti peculiari della presenza di Leonardo nelle nostre terre, ma anche mettere in evidenza i luoghi e le istituzioni -come quella in cui ci troviamo- che godono della eredità culturale dei grandi pensatori".
Il professor Pasquale Tucci e Marcella Mattavelli
"Un'iniziativa "di rete"" l'ha definita Marcella Mattavelli, capo delegazione del FAI Alta Brianza, promotore dell'evento di concerto con le celebrazioni ufficiali "Milano Leonardo 500": "propone in diversi territori delle delegazioni - che vanno da Milano alla Brianza - una serie di eventi e conferenze che vogliono mettere in evidenza alcuni aspetti peculiari della presenza di Leonardo nelle nostre terre, ma anche mettere in evidenza i luoghi e le istituzioni -come quella in cui ci troviamo- che godono della eredità culturale dei grandi pensatori".
A guidare il pubblico attraverso le teorie astronomiche del genio leonardesco, per poi arrivare alle scoperte rivoluzionarie di Galileo Galilei è stato il Professor Pasquale Tucci, Ordinario di Storia della Fisica e dell'Astronomia presso l'Università degli Studi di Milano: "In qualche maniera Leonardo, oltre che essere il precursore della scienza moderna, può essere considerato uno dei tanti esponenti che all'epoca incominciarono a vedere dei mondi nuovi" ha esordito.
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"C'erano gli artisti che già avevano intuito che qualcosa stava cambiando: siamo nel pieno del Cinquecento, siamo nel pieno di quel periodo che chiamiamo umanesimo e rinascimento. Un periodo di cui Leonardo fu un grandissimo esponente".
Estratti del Codice Leicester e del Codice Atlantico, le maggiori opere che riportano le osservazioni di Da Vinci sulla Luna, hanno dimostrato ai presenti quanto l'umanista fosse già vicino ad alcune delle più innovative affermazioni di Galileo, nonostante i due fossero divisi da fondamentali scoperte che avevano affinato il metodo scientifico (primo fra tutti il telescopio).
F.F.