"Montevecchia da bere": l'8 giugno l'edizione con una stappa in più


Si inizi a fare il conto alla rovescia per la settima edizione dell'affascinante "Montevecchia da bere". Sabato 8 giugno i primi 700 pellegrini che raggiungeranno il colle riempiranno i calici per le 11 "stappe" (in alternativa 7 per il percorso ridotto). Dunque una postazione in più - "Le Prealpi" - rispetto ai precedenti anni. «Alle prime edizioni si faceva fatica a trovare 10 stappe, mentre quest'anno abbiamo dovuto fare una selezione decidendo infine di aggiungerne una» ha spiegato la presidente del Consorzio Terre Lariane Claudia Crippa alla conferenza stampa della manifestazione enogastronomica. Un segnale frutto di un sempre maggiore numero di produttori soci: dai 7-8 fondatori nel 2009 alla ventina di oggi.


Franco Carminati (sindaco Montevecchia), Claudia Crippa (presidente Terre Lariane), Eugenio Mascheroni (presidente Ente Parco), Attilio Crippa (Pro Montevecchia), Marco Frison (Produttori del Parco)
Aumenta la quantità, ma anche la qualità. Una cantina sociale a disposizione a La Valletta Brianza per ottenere ottimi standard, le consulenze di agronomi ed enologi per guidare i viticoltori nella scelta della materia prima in base al territorio. Profumi e gusto dei vini del Curone che, assicurano gli esperti, hanno rappresentato un salto da gigante negli ultimi quindici anni. Questi i segreti dei prodotti che saranno messi in mostra al percorso enogastronomico dell'imbrunire, che si concluderà con il concerto blues del "Leo Ghiringhelli Quartet".



Altro elemento di novità il logo della Pro Montevecchia tra gli organizzatori. Da quest'anno l'apporto dell'associazione di promozione del territorio locale è cominciato fin dai primi momenti di preparazione della manifestazione. Non più soltanto l'aiuto concreto durante l'evento, ma una condivisione a 360 gradi con una particolare attenzione all'aspetto comunicativo. Immancabile poi la presenza del Consorzio produttori del Parco del Curone come trait d'union tra vino e il resto dei prodotti agricoli del territorio, dai formaggi ai salumi. Sarà presente alla "Montevecchia da bere" anche Onav Lecco (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) per rispondere alle curiosità dei partecipanti sulle caratteristiche dei vini assaggiati alle stappe.


Luca Fumagalli di Onav Lecco
Più marcata sarà anche l'impiego delle erbe aromatiche di Montevecchia: dalla farinata di ceci al rosmarino alla granita al limone con salvia, dallo stracchino al cioccolato al rosmarino. Fondamentale infatti per gli organizzatori è che il vino sia un volano per far conoscere anche tanti altri prodotti pregevoli di un territorio che ha ancora ampi margini per essere valorizzato maggiormente.


Giovanni Zardoni, tra i protagonisti dell'organizzazione
È questo l'obiettivo a medio-lungo termine del Consorzio Terre Lariane e del Consorzio Produttori del Parco e la "Montevecchia da bere" costituisce così un concentrato raffinato e pop dell'anima di questi sodalizi. Esattamente come la raffigurazione in locandina: una figura femminile che porta in mano un calice di vino, in una versione stilizzata e moderna che ricorda l'arte di Klimt; il Santuario di Montevecchia e le sue colline per il legame con il territorio.
M.P.

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