
I due arrestati
Conferenza stampa oggi presso il Comando provinciale dei Carabinieri per illustrare i particolari dell'operazione che ieri ha consentito di arrestare due rapinatori reduci da un colpo in una farmacia di Chiuso. A fornire ai cronisti i dettagli, il comandante provinciale ten. col Alessandro de Angelis e il comandante della Compagnia di Lecco capitano Francesco Motta. La dinamica è nella sostanza quella che abbiamo raccontato ieri, nell'immediatezza del fatto. Ore 12 circa, due persone, un uomo e una donna arrivano in auto nei pressi della farmacia di Chiuso del dottor De Cortes. La donna resta in macchina, una Ford Fiesta risultata rubata in Valtellina, l'uomo col volto parzialmente travisato e con una pistola in pugno entra nella farmacia. Per far capire subito come stanno le cose il bandito, Giuseppe Tiberio Motta di Dubino (Sondrio) spara tre colpi in aria intimando al proprietario di consegnare il denaro in cassa. Sono solo 275 euro. Il bandito ne vuole di più ma altri soldi non ce ne sono. Allora esce dalla farmacia e sale in macchina dove c'è Lucia di Bergamo ad attenderlo. La vecchia utilitaria parte a tutta velocità mentre il farmacista allerta il 112. Alla centrale operativa dell'Arma fanno scattare il piano anti-rapina. Una decina di equipaggi si dispone nei punti ritenuti più probabili per la fuga. Via radio apprendono la notizia del colpo anche i carabinieri addetti alla manutenzione dei mezzi che, a Calolziocorte, stanno acquistando pezzi di ricambio. I militari non perdono tempo e dirigono verso Vercurago dove scorgono due persone, un uomo e una donna che passeggiano. Le loro caratteristiche, sommariamente descritte, corrispondono. Più in là a circa 300 metri è parcheggiata una Ford Fiesta. I carabinieri informano la centrale dell'individuazione di due sospetti, poi si avvicinano alla coppia. Prima che i due possano reagire li immobilizzano per accertarsi che non portino armi addosso. Nel frattempo sopraggiungono altri equipaggi in appoggio. Sulle prime, i due negano qualsiasi addebito ma il ritrovamento della Ford che la coppia aveva rubato il 3 giugno scorso a Morbegno e che aveva utilizzato per un mese, li inchioda.

Il comandante provinciale ten.col. Alessandro De Angelis e il capitano di Compagnia Francesco Motta
Il Colonnello ha voluto commentare questo particolare che dà l'idea del senso di impunità. Girare per un mese con un'auto rubata senza preoccuparsi minimamente di un controllo possibile in qualsiasi momento anche da parte della Polizia locale lascia davvero increduli. Alla fine i due hanno confessato e sono stati associati al carcere di Pescarenico. De Angelis, dopo aver lasciato al capitano Motta il compito di dettagliare l'operazione ha voluto sottolineare come si possano ottenere buoni risultati se si riesce ad operare nell'immediatezza dei fatti.
"E' importantissimo - ha detto il Comandante provinciale -
che il cittadino allerti subito il 112 qualora si accorgesse di fatti criminosi. La possibilità di arrestare gli autori dei reati è tanto più alta quanto più rapido è il nostro intervento". I due arrestati hanno problemi legati alla droga e precedenti specifici. L'arma con cui l'uomo ha sparato in farmacia era in realtà una pistola giocattolo.
Simone Bonfanti