Verderio: in consulta si parla dei lavori a Villa Gallavresi

La vexata quaestio di villa Gallavresi, che ha causato una spaccatura all’interno della maggioranza con la fuoriuscita dell’ingegnere Ezio Colnaghi in polemica col sindaco Alessandro Origo, è stata sotto la lente della consulta urbanistica che si è tenuta venerdì 17 maggio in sala Zamparelli. L’unico punto all’ordine del giorno, ossia l’ “Esame delle procedure attuate, attuande e da attuare, per i lavori di ristrutturazione della Villa Gallavresi”, si è risolto con una sinossi cronologica degli studi e dei lavori eseguiti dai primi anni Novanta, quando (in contrasto con quanto affermato dal sindaco CLICCA QUI) già la biblioteca non risultava a norma secondo le disposizioni allora vigenti. “Quando il sindaco ha detto che nel 91-92 la biblioteca era a norma ha dichiarato il falso!” ha ribadito Colnaghi che già era intervenuto in merito alla faccenda con un j’accuse pubblicato sulla nostra testata (CLICCA QUI).

Ezio Colnaghi, Andrea Pirovano, Paolo Bellotto, Alfredo Sacilotto
Tuttavia il gioco delle colpe non ha interessato particolarmente la consulta chiamata invece a dare un’indicazione di carattere tecnico alla futura amministrazione. In prima battuta è stata condivisa dai presenti l’idea che bisognasse, per salvaguardare la trasparenza dei processi ritenuti di interesse pubblico, avanzare presso il municipio una richiesta formale di pubblicazione degli atti per mettere a disposizione di tutta la cittadinanza informazioni puntuali e complete circa la villa la cui chiusura ha effettivamente generato disagio e dibattiti. Per motivi tecnico-burocratici la proposta di rendere agibile la biblioteca nella sua sede attuale “depotenziandola” sembrerebbe impraticabile in quanto il “progetto biblioteca” dev’essere sanzionato da verifiche di sicurezza che garantiscano per l’edificio un carico di esercizio minimo di 600 kg/mq, mentre la struttura sarebbe stata progettata originariamente per resistere a 400 kg/mq. C’è inoltre la questione dell’obbligo dell’uscita di sicurezza e la scala di emergenza è stata realizzata solo fino al primo piano. Il suggerimento (in via ufficiosa) dato quindi dalla consulta ed espresso per bocca del segretario verbalizzante Alfredo Sacilotto è il seguente: “la consulta ritiene che sia possibile procedere secondo il seguente schema procedurale: conferire l’incarico per la progettazione preliminare che preveda i necessari accordi con la sovrintendenza per poter successivamente procedere alla progettazione esecutiva delle opere di rinforzo necessarie a permettere l’utilizzo del primo piano con destinazione biblioteca”.
D. M.
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