Robbiate: la mostra ''Come un pittore'' in villa Concordia

Quadri con forme geometriche, maschere, lenzuola dipinte, fogli di carta ritagliati, argilla modellata e molto altro. Questo è, in estrema sintesi, il colpo d'occhio che si sono trovati davanti le tante persone che sabato, dalle 14 alle 18, hanno visitato la mostra "Come un pittore" al primo piano di Villa Concordia a Robbiate. Il nome dell'esposizione è il medesimo attribuito al progetto svolto in collaborazione tra l'associazione "Il Grappolo" e l'atelier di Arteterapia di Lecco. Al centro di questo percorso -sviluppatosi all'interno di un sodalizio lungo 5 anni tra le due associazioni- ci sono 8 ragazzi con disabilità, ognuno con diverse caratteristiche e carattere.


Lo scopo, come ci hanno raccontato le operatrici dell'atelier, era quello di sostenere e amplificare i canali espressivi privilegiati da ciascun partecipante. "I ragazzi sono partiti dallo studio di alcune opere appartenenti al circuto dell'arte o approfondendo delle tecniche artistiche e così sono nati 8 modi di esprimere l'arte uno diverso dall'altro. Il fine ultimo di questo progetto è quello di sostenere, consolidare e amplificare le risorse creative individuali di ciascun ragazzo, fornendo uno spazio artistico in cui identificarsi e gli strumenti e i materiali tecnici attraverso cui esprimere il proprio punto di vista. Così facendo si stimola da un lato l'emersione più autentica della creatività individuale e dall'altro l'acquisizione di tecniche artistiche che vadano ad implementare le competenze operative ed espressive di ogni partecipante. Raffaella ad esempio viene da un passato artistico, conosce tecniche e materiali. Il suo percorso in atelier è basato invece sulla sperimentazione: assaggiare materiali e tecniche dell’arte sovvertendo le teorie classiche e stando a vedere che succede. Il nostro desiderio ed intento in questi anni con lei non è mai stato di fare un corso d’arte, bensì dedicarsi al piacere di manipolare i materiali, quello “sporcarsi con il colore e pensare di essere più belli”, cercando così una modalità per dar voce al proprio grido interiore".

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Sono in questo modo i quadri di Daniele, che si è ispirato al futurismo e all'astrattismo lirico di un'opera di Boccioni ed ha utilizzato della carta adesiva colorata; o le maschere di Alessio, ispiratosi a quelle tipiche dell'Oceania: una di queste sarebbe autobiografica mentre l'altra, che ha chiamato "Elisa", rappresenta la sua ragazza; Giuliano invece ha seguito le orme della metafisica di De Chirico, realizzando tre quadri in acrilico; Cristina invece si è ispirata al SoulCollage, un metodo di collage che invita alla costruzione di un mazzo di carte personali, che l'ha aiutata a comunicare i suoi gusti, gli interessi e le passioni; un ragazzo, Claudio, sarebbe sul "trampolino di lancio" per diventare un artista a tutto tondo: ispirandosi al progetto Wurmkos, ha realizzato una sua camera dipingendo le tende e le lenzuola del letto con la narrazione di personaggi e storie. Giovanni, armato di carta da lucido e colori, ha invece "ricalcato" alcuni manifesti pubblicitari di diverse epoche.

L'ultimo artista che ci accingiamo a presentare, ma non per questo meno importante, è Giorgio: lavorando la creta si è molto divertito, ha realizzato la sua opera modellandola a suo piacimento toccandola e lanciandola.
B.F.

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