Merate: incontro sui trasporti col M.5 Stelle. Meno inquinamento più mobilità sostenibile

Alla vigilia della presentazione del proprio candidato sindaco (fissata per sabato 30), il M5S ha organizzato presso la sala civica una serata a tema infrastrutture e trasporti. Per l'occasione sono intervenuti Dario Violi, giovane consigliere che aveva corso per la carica di presidente della regione lombarda alle elezioni dello scorso anno, Raffaele Erba (consigliere regionale), Luciano Luccini (ingegnere esperto di trasporti) e Federico Salomoni (vicesegretario di FAST Confsal) il quale ha moderato gli interventi.


«Quando si parla di inquinamento bisogna sapere che questo deriva per il 20-25% dal trasporto» così Erba ha giustificato l'esigenza dell'incontro, evidenziando quindi le principali problematiche correlate ai trasporti: quelle ambientali e sociosanitarie. Un grosso nodo da sciogliere è quello della preferenza che i cittadini tuttora accordano al mezzo privato, aggravando in questo modo la congestione del traffico e l'inquinamento. Una tra le possibili soluzioni individuate è quella di implementare la cosiddetta intermodalità (parola chiave ripetuta in più occasioni dal relatore che sta a significare una ponderata gestione dei trasporti attraverso un efficace coordinamento dei diversi mezzi impiegabili). Riconosciuta l'impossibilità di spingere ciascuno ad usufruire dei mezzi pubblici, che spesso versano in condizioni non ottimali per diversi motivi, il target per avviare questo modello è individuato nei pendolari che con periodicità si spostano entro una tratta specifica: «SMISTO rappresenta un progetto pilota sviluppato assieme dalla Lombardia e dalla Svizzera per favorire la mobilità transfrontaliera. Da questo si capirà se un cambio di rotta verso questo tipo di mobilità si rivelerà utopico o lungimirante».

Federico Salomoni, Dario Violi Luciano Luccini, Raffele Erba

Erba si è successivamente riferito alla tratta ferroviaria Lecco-Carnate-Milano come linea strategica da potenziare già nell'ottica delle olimpiadi invernali 2026, ribadendo con questo esempio l'importanza dell'aspetto della progettualità a lungo termine, soprattutto quando si affrontano tematiche che hanno un impatto diretto sulla vita dei cittadini. Luciano Luccini, già direttore della direzione lombarda Trenitalia ora direttore TiLo (Treni regionali di Ticino e Lombardia, si tratta di una società nata dall' accordo tra Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere, ndr), ha aperto il suo intervento elencando quelle che dovrebbero essere le premesse per una sana ed efficace politica infrastrutturale. Prendendo come riferimento virtuoso la Svizzera, Luccini è convinto che alla base ci debbano essere solide linee d'indirizzo statali: «la Confederazione, volendo collegare tramite tutti i paesi della Svizzera con un treno ogni mezz'ora, ha spinto le FFS a raddoppiare le linee, aumentare la velocità, la flotta e accorciare le distanze tra i treni». Altro aspetto essenziale, a detta del relatore, è la creazione di agenzie preposte alla promozione di un servizio integrato che metta a contatto, coordini e gestisca le quote d'incasso tra i vari enti di trasporto; in questo modo l'utenza troverebbe nel trasporto pubblico un nuovo interesse suscitato dall'introduzione (o dal potenziamento) di abbonamenti unici a tariffa agevolata. «in Svizzera 400mila persone hanno rinunciato al trasporto privato su gomma acquistando un abbonamento annuo valido su tutto il territorio per qualsiasi mezzo, a queste vanno sommati i 2 milioni di utenti in possesso di una card che dà il 50% di sconto per qualsiasi treno».

Dario Violi e Raffaele Erba

Tra i due Paesi esisterebbe quindi un forte dislivello di introiti nel settore del trasporto, in Italia ciò si concretizza ad esempio con l'assenza di investimenti nell'ambito dell'interscambio, questa costituirebbe a sua volta una causa di forte disincentivo. A seguire Dario Violi ha commentato a caldo la notizia dell'ultima ora sull' arresto di Biesuz (già amministratore delegato di Trenord): «è importante scegliere le persone con accuratezza e guardando alle competenze, se una persona viene arrestata evidentemente si occupava d'altro. Io sono invece orgoglioso di poter dire che con questo governo stiamo cercando di dare una svolta promuovendo una selezione che vada al di là dell'appartenenza politica». Violi ha poi sottolineato l'importanza di cambiare paradigma e concentrare l'attenzione e gli sforzi su interventi di manutenzione ordinari che possano garantire un reale sviluppo economico, a differenza delle grandi opere quali la TAV. La riconferma della posizione del Movimento sul tema è stata accompagnata da fragorosi applausi dei sostenitori presenti in sala. Violi non ha mancato di menzionare la situazione causata dalla chiusura del ponte di San Michele: «questa è tra le vere cause del mancato sviluppo economico sul nostro territorio, per fortuna il ministro ha già fatto tre sopralluoghi per mettere fiato sul collo a RFI. Venerdì prossimo aprirà il ciclo pedonale come promesso, ora manteniamo alta l'attenzione. Negli ultimi otto anni abbiamo speso 25 milioni per sistemare un ponte vecchio e inadeguato che ora è chiuso». Uno spazio è stato poi dedicato alle domande del pubblico che ha ampliato il discorso aggiungendo le questioni "burocrazia" e "sicurezza" quali elementi irrinunciabili nel dibattito. Violi si è detto sostanzialmente d'accordo nel biasimare le lungaggini comportate da una burocrazia farraginosa, allo stesso tempo ha sostenuto che con una certa volontà politica si potrebbero esercitare scelte di buon senso nell'interesse pubblico. Luccini, in merito alla sicurezza, ha risposto constatando che la presenza di guardie giurate su molti treni non è stata risolutiva (anche perché non è mai stata stabile) e che solo mediante un presidio fisso e carrozze monitorate costantemente nelle ore notturne si potrebbe garantire ai passeggeri effettiva tranquillità. Salomoni ha ringraziato infine relatori e presenti. L'incontro è terminato alle 23.15.
Dennis Mandelli
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