Montevecchia: in commissione il nuovo centro di raccolta rifiuti e la sua gestione
Martedì sera è stata aperta al pubblico (secondo un modello che verrà reiterato anche quando si tratterà la questione "biblioteca") la commissione ambiente di Montevecchia, al fine di raccogliere suggerimenti e proposte da parte della cittadinanza in merito alla progettazione del nuovo centro di raccolta rifiuti che si situerà in via degli Artigiani. Il sindaco Franco Carminati ha esordito ribadendo l'urgenza di realizzare una struttura che sostituisca l'attuale in località Calchera; da più di un anno è in cantiere una soluzione alternativa, ora l'impellenza è aggravata dal fatto che gli attuali gestori si sono detti non più disponibili a farsi carico degli oneri di gestione e investimenti di messa in regola. L'ubicazione in via degli Artigiani è parsa a tutti naturale perché risponderebbe adeguatamente a necessità logistiche e di viabilità. Durante la serata è stata presentata la settima versione di revisione del progetto, in questa bozza l'area indicata dalla metà di un esagono è preposta a diversi ambiti: ospiterà la persona che dovrà gestire il luogo (molto probabilmente un volontario); uno spazio coperto per la raccolta dei rifiuti speciali e un'area principalmente connessa al riuso. Novità introdotta è lo sbalzo frontale dei sei contenitori ideato per agevolare l'inserimento del rifiuto, mentre nella parte posteriore l'altezza è adeguata ai camion addetti alla rimozione. "Il nuovo centro è concepito in modo da diversificare il percorso dei camion che entrano ed escono percorrendo la balza naturale già presente da quello, posto su un altro livello, che sarà impiegato dai cittadini" ha spiegato il sindaco.
Gli slot per i parcheggi antistanti ai contenitori corrispondono agli attuali, ma superando ampiamente le dimensioni necessarie saranno lievemente accorciati per agevolare le operazioni di manovra. L'opposizione, rappresentata dalla consigliera Cristina Penati e dal tecnico esterno Giorgio de Capitani, ha mostrato perplessità sull'effettiva misura del raggio d'uscita dei camion giudicato sottostimato. Antonio Meloni, responsabile dell'ufficio tecnico, ha rassicurato sui calcoli del raggio di curvatura aggiungendo anche che il tutto è in corso di valutazione. "Il progetto è fatto in questo modo per poter stare all'interno della prima balza che si trova dietro al rialzo visibile dalla strada, per non dover fare muri di sostegno e altri interventi eccessivi e costosi", così Meloni ha giustificato la ristrettezza degli spazi impiegabili. Un altro punto controverso è stato quello del collocamento dello sfalcio: "questo è forse tra gli spazi più utilizzati ed è penalizzante il fatto che sia spostato così indietro" ha sostenuto Penati.
Antonio Meloni
Meloni ha riconosciuto la fondatezza dell'osservazione, tuttavia ha puntualizzato che la scelta è stata dettata da diversi motivi tecnici (ad esempio il fatto che alcuni potrebbero impiegare automezzi più ingombranti per il deposito del verde e ciò sarebbe fonte di problemi laddove ci sono già gli altri cassoni). Altro tema sensibile affrontato è stato quello della piantumazione: si prevede infatti quella che in gergo è chiamata la mitigazione per evitare che il centro di raccolta sia visibile dalla strada e dalle abitazioni circostanti. La commissione ha successivamente parlato della regolamentazione dell'area che sarà videosorvegliata e accessibile dai soli residenti. Il sindaco, registrati i suggerimenti, ha previsto la scadenza per la presentazione della planimetria definitiva a metà aprile. "In estate si farà il bando tramite mutuo parzialmente finanziato dall'ingente affitto che ora è pagato all'attuale centro di raccolta. Il costo finale di stima dell'intero progetto difficilmente sarà sotto i 400mila euro." ha dichiarato Carminati in ultima battuta.
D.M.