Una intitolazione ''pubblica'' è per sempre

Caro direttore

Non sono certo apprezzerai questo pensiero ed anzi temo un'ondata di rampogne di perbenisti, buonisti e politicamente corretti.

Ho seguito la cerimonia nell'auditorium, molto commovente e partecipata. Ma mi sono chiesto: una intitolazione è per sempre. Non la si può cambiare se non dopo una generazione. Era proprio il caso di affrettare l'intitolazione della bellissima sala comunale alla compianta Giuseppina Spezzaferri? Non discuto il merito in campo culturale dell'ex assessore, ancorché a mio parere si è trattato di una cultura elitaria, quasi snobistica, raramente a portata delle masse. Ma discuto sull'opportunità che una amministrazione uscente assuma una decisione simile senza il benché minimo consulto, in una sorta di autoreferenzialità che dovrebbe far dire: prima di lei il nulla culturale. Ma non è vero, ci sono stati anche in passato assessori alla cultura che hanno fatto molto nel loro ambito, pur senza raggiungere le cime con le quali la signora Spezzaferri ha lavorato. Forse però, coloro che hanno lavorato in passato sono riusciti a coinvolgere maggiormente la popolazione tutta, non soltanto quella acculturata che si intende di canto, musica classica, pittura, scultura, letteratura. E poi non sempre le iniziative sono state centrate. Ti ricordo il ciclo di film all'area Cazzaniga con una ventina di spettatori a sera e via Cazzaniga chiusa al traffico per non disturbare l'esiguo pubblico.

Questo per dire che pur riconoscendo l'alto merito di aver portato a Merate eventi d'eccezione ed essere stata il motore dell'associazionismo cittadino, e lo ha dimostrato l'ampia partecipazione alla serata, l'aver deciso di intitolare l'auditorium all'assessore scomparso credo sia stato un atto, da una parte mortificante per quelli che in passato hanno gestito il dicastero, sicuramente al massimo delle loro possibilità e dall'altro un atto di forza, consentimi, tipico di questa maggioranza, che ha preso una decisione su un bene pubblico come fosse un luogo privato.

E poi, ora abbiamo l'auditorium intitolato a una persona ma il palazzo che lo ospita a chi è intitolato?

 

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