Merate, Papaleo approva la progettazione: troppi soldi? Ben vengano per la sicurezza

Giuseppe Papaleo
Il suo era probabilmente il parere più atteso nel dibattito che si è generato in seguito alla presentazione di martedì scorso del progetto di riqualificazione di Viale Verdi. Se si è fatto attendere tanto, Giuseppe Papaleo, presidente del comitato che per anni ha chiesto a gran voce che l’Amministrazione intervenisse sulla strada, è perché ''non pensiamo di avere le stesse competenze di persone come l’Ing. Passoni o l’acume politico di Bossi, e sinceramente gli 'scognomati', come Totò chiamava chi si presenta solo con il nome, non ci mettono molto a trovarci, se vogliono un confronto''.
Quando è però la stampa a chiederglielo, la visione che ha sul progetto, Papaleo dimostra di essere il solito fiume in piena che è quando prende il microfono nelle varie manifestazioni che organizza il comitato. Favorevole o contrario al restyling dell’arteria in cui vive? Ovviamente la prima. ''Tutto è migliorabile, nulla è perfetto'' ha commentato. ''Però così siamo contenti perché partiamo da un dato di fatto: nelle condizioni attuali la strada è un disastro. Tre anni fa presentammo la nostra proposta e oggi molti di quei criteri vengono soddisfatti. Innanzitutto chiedevamo che Viale Verdi fosse uniformato. Dalla rotonda del Ceppo fino all’incrocio con via De Gasperi, oggi la strada ha una geometria troppo variabile. Perciò ben vengano dei marciapiedi ampi che danno omogeneità''. La visione del ''leader'' del Comitato Viale Verdi è fatta di punti ben definiti, e dopo l’uniformità c’è il recupero degli spazi. *''Il fatto che vengano interrati la linea elettrica e tutti i sottoservizi come gas, fibra, telefono, fogna è qualcosa di veramente all’avanguardia'' ha spiegato. ''Significa che per un chilometro di via, tutto viene infilato in un tubo. In questo modo non servirà più rompere l’asfalto, ma quando servirà riparare qualcosa, ad esempio, sarà tutto molto più semplice. Questo ha ovviamente un costo non indifferente, è vero, ma non bisogna sottovalutare quest’opera, che per noi è di estrema importanza''. Viene poi la sicurezza dei residenti che, per Papaleo, allo stato attuale non è per nulla garantita.
''Oggi chi cammina a piedi viaggia nello stesso ambito di auto e ciclisti. Ho sentito che molti vorrebbero una ciclopedonale, ma non capisco a cosa serva un’opera che congiunge il nulla al nulla. Anche noi la vorremmo, ma così non avrebbe senso. Servirebbe un reticolato molto più esteso. E invece, ora che una ciclopedonale c’è, viene utilizzata come parcheggio, per soste selvagge o terza corsia per il sorpasso a destra. Perciò ben vengano i marciapiedi previsti, separati dalla strada. Così chi li utilizza per camminarci lo farà in un ambito protetto, senza correre alcun rischio''. Papaleo, infine, ha commentato i risultati del nostro sondaggio e dato una considerazione finale.
''Mi fa piacere che si siano espresse quasi 900 persone, ma che un terzo di queste abitino altrove, beh non capisco perché debbano decidere come deve farsi il marciapiede di Viale Verdi. Noi per tre anni, senza prenderci troppi meriti, ci siamo fatti avanti in maniera propositiva attirando l’attenzione su un problema che c’era da qualche decennio, e mai prima di oggi era stato affrontato in questo modo. Se poi 2 milioni e mezzo o 3, che poi in fase di gara secondo me scenderanno anche, non possono essere usati per mettere in sicurezza dei cittadini, allora chi ha altre proposte si faccia avanti''.
A.S.
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