Merate: Graziano Delrio attacca il Governo: Lega e M5S, tante chiacchiere e pochi fatti

Gino Del Boca, Graziano Delrio, GianMario Fragomeli

Sala gremita per l’incontro con l’ex ministro dei trasporti Graziano Delrio. Sono tante, infatti, le persone rimaste in piedi ad ascoltare l’attuale capogruppo alla Camera dei Deputati del Partito Democratico. Lo spazio di Villa Confalonieri, come hanno poi spiegato gli organizzatori, è stato scelto poiché l’auditorium era teoricamente occupato per un altro evento. Il confronto è stato organizzato dal circolo meratese del Pd grazie al lavoro del comitato lecchese a supporto della candidatura alla segreteria nazionale Pd di Maurizio Martina ma, come era inevitabile, si è parlato anche del governo gialloverde.

«È un grande onore avere a Merate Graziano Delrio» – ha esordito il segretario cittadino del Pd, Gino del Boca. Prima di iniziare, però, Del Boca ha voluto ricordare Giusi Spezzaferri, ex assessore alla cultura di Merate scomparsa prematuramente qualche giorno fa.

A prendere la parola è poi stato il sindaco di Merate, Andrea Massironi, che ha sottolineato la correttezza politica dell’onorevole Delrio. «Da entrambe le parti dovremmo smussare gli angoli. Il Pd è fondamentale per scongiurare derive antieuropeiste pericolose» - ha sottolineato il sindaco.  La coordinatrice provinciale della mozione Martina, Raffaella Puricelli, ha puoi invitato ad appoggiare Martina per garantire l’unità del Pd. «Maurizio, in un momento molto difficile del partito, non ci ha abbandonato» - ha ribadito con forza Puricelli. L’onorevole Gian Mario Fragomeli ha poi ricordato come sia importante dare una linea forte al Pd che, oltre alle elezioni europee, nel Meratese dovrà affrontare anche le comunali.

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Nel suo intervento l’onorevole Delrio ha attaccato duramente il governo, reo di aver attuato una politica dettata dal tempo delle campagne elettorali e, di conseguenza, non attenta a crescita e lavoro. «Sono stato ministro e so che Salvini non può permettersi di andare così tante volte in Abruzzo (il riferimento è alle recenti regionali, ndr), se non trascurando i suoi compiti».

Il deputato ha poi fatto mea culpa per la lentezza con cui il precedente governo ha elaborato le misure contro la povertà. «Non faccio la guerra al reddito di cittadinanza, ma sarebbe stato più utile ampliare il Reddito d’inclusione (Rei), avviato dal nostro partito. Oggi, invece, ci sono persone che non rientrano nel Rei e nel Reddito di cittadinanza. Un vero pasticcio». Il deputato ha poi attaccato Salvini e M5s, rispettivamente su immigrazione e trasporti. «Ad oggi ci sono milioni di investimenti bloccati lasciati in eredità dal Pd che sono ancora inutilizzati. Salvini è un politico di tante chiacchiere e pochi fatti. Quanti sono veramente i rimpatri che ha fatto questo governo? Oggi sono 110mila persone cacciate dai centri di accoglienza, fantasmi in giro per le nostre città. Voi vi sentite più sicuri? Da ministro ho salvato dal mare quasi mezzo milione di persone. Sono tante, è vero. Anche io ho paura di una invasione, ma da ministro e cittadino ho preferito non lasciarli morire in mare. Il Pd ha avviato il progetto Sophia, che ha l’obiettivo di contrastare il traffico di esseri umani lungo la rotta che va dalle coste libiche all'Europa, mettendo in atto azioni sistematiche contro i trafficanti».

Mattia Salvioni

Raffaella Puricelli

Il progetto è però scaduto a fine dicembre scorso e non è stato rinnovato dal governo.

Delrio ha poi teorizzato un’Europa più coesa e ha ribadito la necessità di avere regole comuni soprattutto per le imprese che decidono di investire. Infine, si è toccato anche il tema dell’autonomia regionale che, però, ha sottolinea l’ex ministro non deve essere confuso con uno Stato assente. Una vera autonomia ci può essere solo con uno Stato forte e presente.

Virgilio Brivio

Delrio, da ex sindaco di Reggio Emilia, ha poi evidenziato come le risorse dovrebbero arrivare ai comuni e non alle regioni, che rischierebbero di disperdere i finanziamenti. Sul tema è poi intervenuto anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio.  «Dobbiamo essere capaci di trovare unità, una precondizione per poter ricostruire il Pd. Continuare a litigare è storicamente il nostro punto debole. Maurizio Martina ha contribuito al successo di Expo e sa che cosa vuol dire amministrare. Per far rinascere il Pd abbiamo bisogno di una classe dirigente giovane e capace. Con Maurizio il partito rimarrà unito, con altri non so».
Beniamino Valeriano
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