Calco: l'Oasi dell'Alberone interdetta da una ordinanza

L'8 gennaio scorso un incendio devastò buona parte della passerella e dell'osservatorio ornitologico facenti parte della cosiddetta Oasi dell'Alberone, luogo immerso in un canneto che avvolge una parte della costa rivierasca dell'Adda sulla sponda bergamasca. Anche se si è portati a pensare che quel lembo di terra appartiene a Villa d'Adda, in realtà è in buona parte territorio di Calco, o meglio della sua frazione Arlate (c'entrano la pace di Lodi e il fatto che i territori del Ducato di Milano nel Medioevo potevano godere diritti su tutto il fiume, persino oltre l'altra sponda), ragion per cui in seguito all'incendio il sindaco Stefano Motta ha di recente emesso un'ordinanza contingibile ed urgente per la pubblica incolumità affinché nessuno, fino a nuovo ordine, salga sulla passerella o, peggio ancora, si avvicini all'osservatorio ornitologico, che è andato praticamente distrutto.

Ora il punto è capire quando l'Oasi dell'Alberone sarà nuovamente accessibile. ''Stiamo parlando di un luogo gestito dalla Pro Loco di Villa d'Adda ma che per pertinenza è, per un tratto della passerella e per quanto concerne l'osservatorio, è del Comune di Calco'' ha chiarito il sindaco Motta.

''Tocca a noi dunque dare le autorizzazioni per il ripristino e, come in questo caso, emettere l'ordinanza per la messa in sicurezza. Prima dell'incendio il Parco Adda Nord aveva già finanziato un bel progetto di sistemazione e implementazione di quel luogo, per un intervento che si aggira intorno ai 35mila euro. Resta dunque da capire se il Parco intende utilizzare quella cifra per ripristinare ciò che è andato a fuoco''.

Se già era intenzione degli enti preposti di sistemare l'area, come ha spiegato il sindaco di Calco, è perché per anni l'osservatorio e la passerella, che sorgono in una zona piuttosto appartata, sono stati anche un punto di ritrovo per giovani, autori di alcuni vandalismi ai danni della struttura.

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