Bernareggio pressing della Lega su viabilità e inquinamento del centro

La Lega di Bernareggio torna ad incalzare la giunta Esposito sul delicato tema viabilità. Un tasto che il consigliere d'opposizione Stefano Tornaghi ha toccato più volte negli ultimi tempi, con ripetute interrogazioni mirate in sede di assise, alla ricerca di possibili soluzioni non semplici trovare. A complicare la questione, infatti, è la collocazione di Bernareggio: praticamente un punto di passaggio non obbligato, ma comunque molto agevole, ad esempio, per chi dal meratese ogni mattina si dirige al lavoro verso Milano. L'inevitabile premessa da cui occorre partire, sottolineata anche dal consigliere Tornaghi, è che il problema dell'elevato traffico di passaggio sulle arterie principali che tagliano il paese da ovest a est e da nord a sud - le ex strade provinciali 177 e 3, per intenderci, non è risolvibile in maniera definitiva.

Via Risorgimento, all'altezza della trasversa di via Cattaneo

Ciò non toglie che potrebbe essere quantomeno affrontato e arginato. Ma come? Uno dei modi per scaricare parte del traffico di via Prinetti proveniente da Verderio, risiederebbe nella realizzazione della famosa tangenzialina che, in un vecchio progetto risalente all'epoca della precedente amministrazione Biella (ma l'idea è ancora più longeva), avrebbe dovuto aggirare esternamente tutto il paese ad est, partendo dal Conad, per finire in un'area non distante dal cimitero. Un progetto che, tuttavia, è strettamente imparentato con quello dell'autostrada Pedemontana. I tempi di fattibilità, perciò, visto lo stallo della grande opera infrastrutturale, sono tutti da verificare. "Il nostro paese soffre strutturalmente di un traffico importante che produce un inquinamento atmosferico e acustico notevole - ha fatto presente il consigliere della Lega Stefano Tornaghi - Questo risultato è frutto di una delle tante leggi 'all'italiana' di qualche anno fa, che ha declassato a livello comunale la proprietà delle strade che attraversano il territorio degli enti locali sopra la quota dei 10mila abitanti. A Bernareggio il raggiungimento di questa soglia è avvenuto poco prima dell'insediamento dell'attuale giunta Esposito, e i tecnici della Provincia che hanno valutato la condizione delle due arterie, hanno valutato un buono stato manutentivo". A gravare ulteriormente sullo stato di salute dei due collegamenti, e quindi, di riflesso, sulla qualità acustica e ambientale per i residenti, ha contribuito, a detta della Lega, la chiusura del Ponte San Michele di Paderno, così come i recenti lavori della dorsale idrica dell'alto vimercatese (realizzati dal gestore idrico Cap Acque per l'allacciamento al nuovo serbatoio di Aicurzio). "Va detto che non ci sono molte opzioni percorribili per limitare il flusso veicolare su strade di questo tipo - ha spiegato Tornaghi - Sulla ex SP 177 il rimedio potrebbe essere la regolazione del traffico attraverso semafori dissuasori, anche se di fatto poi mancano incroci dove poter applicare questa tipologia, che per quanto ne so, richiede la convergenza di almeno quattro strade. Percui gli incroci all'altezza di via Silvio Pellico e del CTL3, già regolati da semafori 'normali', non sarebbero idonei per questa tipologia semaforica". A dar manforte alla Lega sono anche i numeri degli incidenti negli ultimi cinque anni, nei tratti sotto la lente: ben 20 quelli andati in scena sulla ex SP 177, 20 sull'asse critico di via Prinetti. Numeri che certificherebbero una sottrazione importante di centro storico in termini di qualità e fruizione alla residenza.
M.L.
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