Osnago: una dipendente licenziata e pochi interinali assunti, è sciopero alla 'Plastiape'

Il licenziamento di una dipendente che era stata assunta 28 anni fa e che, secondo sindacati e gran parte dei suoi colleghi, non avrebbe dovuto essere allontanata, è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I motivi che hanno portato le principali sigle sindacali a indire lo sciopero che si è svolto nella mattinata di mercoledì 16 gennaio davanti ai cancelli della Plastiape di via I° Maggio ad Osnago, sono anche altri. Innanzitutto, il modo di gestire le assunzioni di chi ha un contratto di somministrazione a termine. E poi alcune scelte riguardanti la sicurezza negli ambienti di lavoro.





''E' stato preso un provvedimento disciplinare nei confronti di una lavoratrice che secondo noi non rispecchia le norme, e infatti è già stato impugnato'' ha spiegato Massimo Ferni  di FEMCA CISL. ''Non possiamo ovviamente entrare nello specifico di quanto è successo, perché è una situazione che sarà risolta per vie legali''.





Secondo Nicola Cesana di FILCTEM CGIL, la risposta dei dipendenti, anche quelli dello stabilimento di Sirone giunti ad Osnago, ''è stata qualcosa di eccezionale, in termini di solidarietà, che non si vede spesso''. ''Anche a fronte del decreto dignità che limita a due anziché a tre gli anni che possono durare i contratti determinati, l'azienda ha deciso di proseguire dritta per la sua strada'' ha proseguito Ferni.



''In questo momento l'azienda ha circa 30 dipendenti interinali. Dopo il primo anno, nessuno di loro viene assunto perché altrimenti dovrebbero mettere delle causali sul perché prosegue il rapporto di lavoro. Questo, come un boomerang, potrebbe ritorcersi contro l'azienda, nel caso decidesse il secondo anno di non rinnovare i contratti''. ''Ci sono poi una serie di problemi legati alla questione della sicurezza'' ha chiarito Celeste Sacchi di UILTEC UIL.



''In alcuni reparti abbiamo espressamente chiesto dei cambiamenti, ma non abbiamo ricevuto altro che risposte vaghe''. I dipendenti che hanno deciso di scioperare si sono astenuti dal lavoro per 4 ore del proprio turno. Abbiamo provato a contattare l'azienda per avere la sua posizione ma senza successo. Lo spazio rimane comunque a disposizione.

Non siamo d'accordo sul modo in cui viene gestita la ''nostra'' azienda, perché si scaricano inefficienze, sprechi e scelte sbagliate su lavoratrici e lavoratori. Non siamo d'accordo sul modo con cui l'azienda ha intenzione di utilizzare le recenti modifiche normative che riguardano i contratti a termine e il personale in somministrazione, perché non si rispettano le persone, le loro prospettive di vita e, in definitiva, la dignità del lavoro. Non siamo d'accordo con il pretestuoso e inconsistente licenziamento disciplinare di una nostra collega, una decisione che cancella i diritti e rappresenta un modo di intendere il rapporto di lavoro che non ci appartiene e non appartiene alla nostra storia.
Per queste ragioni, lavoratrici e lavoratori RPC Plastiape PROCLAMANO UN PACCHETTO DI 8 ORE DI SCIOPERO CON PRESIDIO DAVANTI AI CANCELLI DELL'AZIENDA che si svolgeranno con le modalità che verranno successivamente comunicate.

Lavoratrici e lavoratori di Plastiape Osnago e Sirone
RSU Plastiape Osnago e Sirone
FILCTEM CGIL - FEMCA CISL - UILTEC UIL
Osnago e Sirone, 20 dicembre 2018


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A.S.
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