Bulciago: parla la mamma Egidia. ''Amava Gaza e il suo popolo. Diceva che la sua vita era più spendibile di quella di altri''
''Riteneva la sua vita più spendibile di quella di altri'' ricorda Egidia Beretta pensando al figlio Vittorio, freddato nelle ore scorse a Gaza, dove viveva dal 2008. Una notizia, quella della morte del volontario pacifista, che è giunta nell'abitazione di Via Papa Giovanni questa notte, poco dopo le tre. ''Con mio marito e mia figlia abbiamo tenuto contatti frequenti con la Farnesina e alcuni amici di Vittorio'' ci ha raccontato il sindaco bulciaghese, accogliendoci nella sua abitazione ''All'inizio c'erano segnali positivi, eravamo fiduciosi. Poi invece abbiamo appreso del ritrovamento del suo corpo''.
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''Ci ha chiamato un carissimo amico di Vittorio che opera anche lui a Gaza. Parlava in inglese, non sono riuscita a capire tutto perfettamente, ma era fiducioso. Ha detto che quello che era successo era un atto gravissimo considerando quello che Vittorio aveva fatto per il popolo palestinese''. Poche ore dopo però, la terribile notizia data ai genitori del 36enne da un'altra volontaria che ha confermato il ritrovamento del cadavere del bulciaghese.Sulla dinamica del blitz che secondo fonti di stampa avrebbe causato la morte di Arrigoni, la madre Egidia non vuole sbilanciarsi. ''Non ho notizie ufficiali in questo senso. Spero che nelle prossime ore potremo sapere qualcosa di più certo. So solo che in questo momento il suo corpo si trova in ospedale a Gaza. Attendiamo che la salma faccia ritorno a casa, anche se non sarà così semplice''. ''Non so perchè abbiano puntato a Vittorio, non me lo riesco proprio a spiegare'' ha proseguito Egidia Beretta ''Da quello che so gli autori del rapimento sono una minoranza palestinese che vive nel sud del paese. E' vero che mio figlio si era esposto in prima persona in questi mesi. Non aveva mai nascosto le sue critiche verso Israele, ma da qui ad essere ucciso in questo modo proprio non ce lo aspettavamo. Vittorio non metteva in conto di morire a Gaza, anche se sapeva che sarebbe potuto succedere. Quando del resto era tornato a casa, nel 2009, si considerava un miracolato. Posso dire che sentiva la morte vicina a sè, ma non viveva con questo pensiero fisso. Pensava a fare del bene per quella gente''.
L'ingresso dell'abitazione della famiglia Arrigoni
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''Ci ha chiamato un carissimo amico di Vittorio che opera anche lui a Gaza. Parlava in inglese, non sono riuscita a capire tutto perfettamente, ma era fiducioso. Ha detto che quello che era successo era un atto gravissimo considerando quello che Vittorio aveva fatto per il popolo palestinese''. Poche ore dopo però, la terribile notizia data ai genitori del 36enne da un'altra volontaria che ha confermato il ritrovamento del cadavere del bulciaghese.Sulla dinamica del blitz che secondo fonti di stampa avrebbe causato la morte di Arrigoni, la madre Egidia non vuole sbilanciarsi. ''Non ho notizie ufficiali in questo senso. Spero che nelle prossime ore potremo sapere qualcosa di più certo. So solo che in questo momento il suo corpo si trova in ospedale a Gaza. Attendiamo che la salma faccia ritorno a casa, anche se non sarà così semplice''. ''Non so perchè abbiano puntato a Vittorio, non me lo riesco proprio a spiegare'' ha proseguito Egidia Beretta ''Da quello che so gli autori del rapimento sono una minoranza palestinese che vive nel sud del paese. E' vero che mio figlio si era esposto in prima persona in questi mesi. Non aveva mai nascosto le sue critiche verso Israele, ma da qui ad essere ucciso in questo modo proprio non ce lo aspettavamo. Vittorio non metteva in conto di morire a Gaza, anche se sapeva che sarebbe potuto succedere. Quando del resto era tornato a casa, nel 2009, si considerava un miracolato. Posso dire che sentiva la morte vicina a sè, ma non viveva con questo pensiero fisso. Pensava a fare del bene per quella gente''.
Egidia Beretta
G. C.