Oggiono: proiettile calibro 9 rinvenuto tra il municipio e l'auto del vice ministro Castelli, presente alla seduta del Consiglio
Quello che avrebbe dovuto essere un momento di vicinanza e solidarietà nei confronti del sindaco Roberto Paolo Ferrari, vittima lo scorso sabato del lancio di una bottiglia incendiaria contro la facciata della propria abitazione e seguita dal rinvenimento di un proiettile nella casella delle lettere, si è trasformata in un’inquietante recrudescenza di minacce per nulla velate.
A rinvenire il proiettile inesploso, calibro 9, è stato attorno alle ore 21 lo stesso autista di Castelli. La notizia in brevissimo tempo è stata comunicata al primo cittadino Ferrari, intento a presiedere la seduta di consiglio. Inevitabile, in questo caso, il richiamo al primo proiettile recapitato nella casella delle lettere del primo cittadino, visibilmente spaventato e sconvolto da questo secondo atto minatorio perpetrato nella pubblica via, a pochi metri di distanza dalla casa comunale e dall’intera amministrazione oggionese.
“Sono frastornato” ha commentato visibilmente scosso il sindaco Ferrari, prima di ritornare sui banchi dell’aula per terminare la seduta.
Sul posto sono prontamente intervenuti i militari dell’Arma, guidati dal comandante provinciale ten. col. Marco Riscaldati, dal capitano Giorgio Santacroce della Compagnia di Merate e dal maresciallo Nicolino Ombrosi della stazione di Oggiono.
I militari, giunti in forze sul posto, hanno provveduto a effettuare i rilievi del caso e a rimuovere il proiettile, sotto gli occhi atterriti dei presenti e delle autorità comunali.
Ferrari insieme al capitano Giorgio Santacroce
L'ingresso del municipio di Oggiono
A rinvenire il proiettile inesploso, calibro 9, è stato attorno alle ore 21 lo stesso autista di Castelli. La notizia in brevissimo tempo è stata comunicata al primo cittadino Ferrari, intento a presiedere la seduta di consiglio. Inevitabile, in questo caso, il richiamo al primo proiettile recapitato nella casella delle lettere del primo cittadino, visibilmente spaventato e sconvolto da questo secondo atto minatorio perpetrato nella pubblica via, a pochi metri di distanza dalla casa comunale e dall’intera amministrazione oggionese.
Ferrari insieme a Castelli e ai militari dell'Arma
“Sono frastornato” ha commentato visibilmente scosso il sindaco Ferrari, prima di ritornare sui banchi dell’aula per terminare la seduta.
Primo a sinistra nella foto il tenente colonnello Marco Riscaldati
Sul posto sono prontamente intervenuti i militari dell’Arma, guidati dal comandante provinciale ten. col. Marco Riscaldati, dal capitano Giorgio Santacroce della Compagnia di Merate e dal maresciallo Nicolino Ombrosi della stazione di Oggiono.
I militari, giunti in forze sul posto, hanno provveduto a effettuare i rilievi del caso e a rimuovere il proiettile, sotto gli occhi atterriti dei presenti e delle autorità comunali.
Ferrari ''scortato'' dal capitano Santacroce e dal maresciallo Ombrosi, insieme al consigliere Angelo Onesti
Al termine della seduta di consiglio il sindaco Ferrari è stato riaccompagnato nella vicina abitazione da una piccola scorta di militari dell’Arma, che si sono intrattenuti nei paraggi per verificare l’eventuale presenza di ulteriori messaggi minatori all’indirizzo del primo cittadino.
