Bernareggio: con Mondo a Colori una mostra per i diritti dei bambini
Grande festa a Bernareggio per affermare un diritto sacro. Almeno sulla carta, come sancito dalla ''Convenzione dei diritti del fanciullo'', scritta nel 1989 e sottoscritta dai membri ONU. Un documento che la storia e le vicende del mondo di questi anni hanno tuttavia sconfessato nei fatti, negando a milioni di bambini questo ''diritto'', che rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di vita di ognuno di noi. Un proposito rimasto perciò solo sulla carta.
Per rafforzare il concetto, allora, in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (20 novembre), l'associazione interculturale Mondo a Colori di Bernareggio ha messo in piedi un'iniziativa simbolica per rilanciare il messaggio.
Si tratta di una mostra offerta dal sodalizio e realizzata dalla Fondazione PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere). Una vetrina dedicata ai diritti dei bambini, presentata in auditorium Europa nella giornata di lunedì agli alunni (divisi in tre gruppi) dei plessi della Primaria e dell'Infanzia dell'Istituto Comprensivo di Bernareggio dagli operatori del PIME. Durante la presentazione, a cura di un'esperta della fondazione, gli alunni hanno assistito ad un vero manifesto dei diritti dell'Infanzia, ascoltando, tra i vari intrattenimenti proposti, un decalogo con le 10 regole per divertirsi, filastrocche. E ancora, ballando e (appunto) divertendosi. La mostra vera e propria, intitolata "Giro Giro Tondo, Gioca il Mondo", è stata allestita nell'auditorium della biblioteca.
La mostra è sviluppata sotto forma di carrellata fotografica ed è un invito a scoprire come giocano i bambini nei paesi in cui operano i missionari del PIME (ad esempio si arrangiano con macchinine realizzate con scarti di bottiglie e lattine). Un proposito, quindi, l'invito al gioco in qualsiasi forma e contesto, da provare a trasformare in realtà.
M.L.