Anche l’Ecomuseo Leonardo al vaglio della Regione. Dovrà distaccarsi dal Parco Adda Nord
Intenzionata a revisionare progetto dopo progetto, per stabilire chi ha le basi per andare avanti e chi è invece rimasto indietro, Regione Lombardia ha quasi terminato quella sorta di censimento iniziato più di un anno fa dei suoi ecomusei, per i quali ora è giunto il momento di adeguarsi alle nuova disposizioni.
Il lavoro dei Comuni afferenti, come nel caso dell'Ecomuseo Adda di Leonardo Da Vinci, si sta concentrando soprattutto nella revisione dello statuto e nel trovare la formula per scindere l'ente dal Parco Adda Nord, del quale ha fatto parte fin dalla sua fondazione (avvenuta nel 2006 e sorta per tutelare e valorizzare le opere di ingegneria che Leonardo Da Vinci produsse e lascio in eredità a quel territorio che va da Imbersago a Vaprio).
La centrale idroelettrica Semenza di Robbiate
Questa, come ha spiegato Gianfranco Brivio, consigliere comunale di Robbiate che ha seguito l'iter dall'inizio, è uno tra i requisiti vincolanti ''imposto'' dalla giunta regionale. Significa che se i Comuni non corrono ai ripari, l'ente non potrà più essere qualificato come ecomuseo. ''Secondo la nuova normativa regionale, gli ecomuseo non possono più far parte di un altro ente, nel nostro caso del Parco Adda Nord'' ha chiarito.
''Tra le altre richieste alle quali non si può venire meno, ci sono che sia dotato di una sede ben identificata, che sia molto attivo in fatto di comunicazione, sui social o con un sito costantemente aggiornato e che possa contare su una commissione tecnica in grado di garantire una gestione congrua ed iniziative costanti. Questi spazi, infatti, non dovranno più essere soltanto dei luoghi fisici, ma dei punti di promozione e aggregazione sul territorio''.
Il traghetto di Leonardo ad Imbersago
La commissione dell'Ecomuseo, composta da sindaci o loro delegati dei Comuni che si affacciano sull'Adda compresi tra Imbersago e Vaprio, è al lavoro a fasi alterne da più di un anno. Per una serie di vicissitudini, ha spiegato Brivio, i lavori sono rimasti ''congelati'' fino a poco tempo fa, ma nelle prossime settimane i consigli comunali saranno chiamati ad approvare il nuovo statuto con cui poi l'Ecomuseo tornerà da Regione per essere valutato.''Le attività sono state sospese, rispetto all'anno scorso, per via di alcune richieste ulteriori arrivate dalla Regione'' ha proseguito il consigliere robbiatese.
La centrale Bertini a Porto d'Adda
''Con l'attività di quest'anno e insieme ad un professionista a cui è stato dato incarico, abbiamo strutturato un nuovo regolamento che tenesse conto delle indicazioni, partendo però sempre dal vecchio statuto. Ora questo passaggio è quasi chiuso e la palla passerà ai consigli comunali in modo che il documento venga in qualche modo consolidato e possa essere presentato alla Regione ufficialmente''.Qualora l'Ecomuseo venga confermato, obbiettivo numero uno dei Comuni, allora sarà individuata una nuova sede (che secondo Brivio sarà o a Cassano o a Vaprio) e del personale dedicato come non lo ha avuto sino ad ora.
A.S.