Lomagna, il Sindaco: disposti a ridiscutere i casi delle concessioni cimiteriali scadute
QUESTO ACCADE A LOMAGNA
Ho 77 anni. Sono nato e vivo a Lomagna. Mio padre, ragazzo del ‘99 in guerra a 17 anni, è morto nel 1965. Da 53 anni vado a trovarlo al cimitero di Lomagna, e da 30 vado a trovare anche mia madre. Sono i miei genitori.
Nel 2015 è scaduta la concessione della tomba, ho presentato domanda per il rinnovo, per effettuare il versamento della quota dovuta. Non ho ottenuto risposta scritta, ma rassicurazioni. Ora mi dicono che devo estumulare i miei genitori e rimuovere la tomba, perché a dicembre 2017 è stato approvato il nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria, che non prevede più il rinnovo della concessione. Se il bisogno fosse quello dello spazio per i propri defunti, è giusto si provveda, ma ingiusto imporre senza lasciare possibilità di scelta.
Nel 2015 è scaduta la concessione della tomba, ho presentato domanda per il rinnovo, per effettuare il versamento della quota dovuta. Non ho ottenuto risposta scritta, ma rassicurazioni. Ora mi dicono che devo estumulare i miei genitori e rimuovere la tomba, perché a dicembre 2017 è stato approvato il nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria, che non prevede più il rinnovo della concessione. Se il bisogno fosse quello dello spazio per i propri defunti, è giusto si provveda, ma ingiusto imporre senza lasciare possibilità di scelta.
Chiedo semplicemente che mi sia rinnovata la concessione, per esercitare la mia libertà di andare sulla tomba dei miei genitori. Comprendo che la cultura e gli usi cambino, ma qui è questione di libertà, di diritti, di famiglia. Chissà se altri la pensano come me e vivono la stessa situazione.
Alessandro Crippa
In seguito alla lettera del signor Crippa abbiamo cercato di approfondire la vicenda. In effetti in occasione del 2 novembre scorso è stato affisso al cimitero di Lomagna l'elenco delle concessioni cimiteriali in scadenza e probabilmente così molti cittadini sono venuti a conoscenza dell'imminente fine della durata del contratto. Il nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria, deliberato il 21 dicembre 2017, ha diminuito la durata di alcune tipologie di concessioni.
Per i loculi o comunque per le sepolture private individuali (tombe doppie e singole) è stato stabilito un tempo di 30 anni, mentre precedentemente era di 50 anni. In Consiglio comunale l'assessore Manganini aveva motivato questa scelta in base a due principi: limitare l'utilizzo di suolo ed evitare un impegno economico (mantenendo una durata lunga, l'Ente dovrebbe necessariamente investire per nuove costruzioni). Ma soprattutto con il nuovo Regolamento viene negata la possibilità di rinnovo.
Contattato, il sindaco Stefano Fumagalli ha affermato che gli uffici sono a conoscenza del caso del signor Crippa, confermando la sua ricostruzione. Alla domanda sul perché non si è trovata una soluzione per l'interessato in tre anni, il primo cittadino ha risposto: «In quel momento era tutto bloccato. Il vecchio Regolamento non parlava di rinnovo».
Contattato, il sindaco Stefano Fumagalli ha affermato che gli uffici sono a conoscenza del caso del signor Crippa, confermando la sua ricostruzione. Alla domanda sul perché non si è trovata una soluzione per l'interessato in tre anni, il primo cittadino ha risposto: «In quel momento era tutto bloccato. Il vecchio Regolamento non parlava di rinnovo».
In realtà il documento stracciato e sostituito a fine 2017 ne parlava eccome. Si legge all'articolo 49: "Alla scadenza delle singole concessioni, i concessionari od i loro successori aventi diritto, potranno chiedere la riconferma della sepoltura per un altro periodo di uguale durata di quello stabilito per la prima concessione, che verrà accordata secondo la disponibilità e previo il pagamento della tariffa in vigore all'atto del rinnovo della concessione". Abbiamo richiamato Fumagalli per chiarire il punto e ha quindi sostenuto: «Non vi erano comunque gli estremi per poter rispondere al signore. Il nostro Regolamento entrava in conflitto con la normativa regionale e si ponevano delle criticità. Del resto le concessioni non possono essere in regime di perpetuità. La nuova legge regionale dice che la durata delle concessioni delle tombe può essere al massimo di trent'anni». Il sindaco si è tuttavia dimostrato disponibile a valutare questo caso e anche altri che sono stati segnalati agli uffici in queste ultime due settimane. «In questa fase stiamo raccogliendo le istanze, capiamo le varie e diverse situazioni. Avremo altri incontri la prossima settimana. Valuteremo qualche possibilità di uscita. Comunque ci prendiamo un po' di tempo, un paio di mesi. Non stiamo chiedendo alle famiglie di intervenire nell'immediato». In effetti la materia è complessa. Il solo Regolamento comunale, senz'altro uno dei più corposi, è composto da ben 104 articoli. Il percorso di riformulazione dello stesso è stato lungo.
Nel novembre del 2016 era stato creato un gruppo di lavoro tra il Comune di Lomagna e il Comune di Osnago, in modo da produrre due Regolamenti distinti ma omogenei dal momento che l'ufficio che se ne occupa è lo stesso e con un'unica responsabile del servizio, la dott.ssa Patrizia Conti. Tre o quattro incontri che hanno prodotto una bozza a fine 2016. Il testo è quindi passato all'esame della Commissione Regolamenti che si è riunita in quattro sedute: il 12 aprile, il 4 maggio, l'8 maggio e il 20 maggio 2017. A questi incontri, oltre ai membri della Commissione Regolamento e alla responsabile di servizio, hanno partecipato anche tre membri della Consulta Servizi sociali. Infine sono state inserite le precisazioni provenienti dall'ATS prima del Consiglio comunale che ha approvato il documento a ridosso delle scorse vacanze natalizie.
In tutto ciò, facciamo presente che il Regolamento Regionale n. 6 del 9 novembre 2004 dichiara all’art. 25: “Le concessioni si estinguono alla loro naturale scadenza se non rinnovate”. Le modifiche successive del 2007 non intaccano questo aspetto. Inoltre l’art. 75 della Legge Regionale n. 33 del 30 dicembre 2009 sancisce: “I comuni definiscono le modalità di concessione e le tariffe delle sepolture private”.
M.P.