Dr. Fabio Roia, magistrato: condannare la violenza senza se e senza ma
Il dr. Fabio Roia, magistrato del tribunale di Milano che si è occupato anche di "formare" un pool di avvocatesse per seguire e trattare i casi di violenza di genere, ha inquadrato il fenomeno nel contesto generale in cui si trova a operare non solo il giurista ma anche il cittadino comune, spesso alla prese con pregiudizi. Partendo dal dato di fatto che questo tipo di reato è quello che presenta il tasso più basso da parte dell'imputato della richiesta di riti alternativi, il magistrato ha inseri
"Questo tipo di reati presenta il tasso più basso di definizioni di riti alternativi per la difficoltà della persona a riconoscere il reato" ha spiegato "E' rappresentato da un problema di discontrollo che deriva dall'attuazione di una violenza di genere di natura culturale, sociale, stratificata che ha origine dalla storia e leggi passate".
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Per questo la società deve intervenire con una forte condanna "senza se e senza ma" quando avvengono episodi di tale natura, facendo esplicito riferimento soprattutto al mondo dei social dove il giudizio e il dito puntato sull'accaduto finiscono per avere nel mirino la vittima (se si fosse vestita in un altro modo, se non fosse uscita a quell'ora, ecc).
S.V.