Brivio: con il FAI un viaggio nel passato tra tesori inaspettati e resti di una storia gloriosa

I coniugi Villa e i responsabili del FAI. Al centro Marcella Mattavelli

Non bisogna certo andare lontano per fare un tuffo nel passato e (ri)scoprire le bellezze del nostro territorio. In occasione della Giornate Fai d'Autunno, l'evento nazionale di raccolta fondi organizzato dal Fondo ambiente italiano, i 40 volontari della Delegazione Alta Brianza hanno accompagnato i visitatori in un eccezionale viaggio che inizia nell'epoca romana e arriva fino ai nostri giorni. Tre i luoghi visitabili per l'occasione: la dimora storica della famiglia Villa, la torre del Castello di Brivio e la chiesa di San Leonardo. Le guide hanno così accompagnato gli incuriositi visitatori in un percorso inedito, che ha restituito alla cittadina lecchese in suo giusto peso nella Storia.

"Brivio e i suoi inaspettati tesori sulle rive dell'Adda", questo il titolo dell'iniziativa, si inserisce nel tema centrale di queste Giornate FAI d'Autunno: l'acqua come patrimonio e risorsa da tutelare. Fin dall'epoca celtica infatti l'acqua ha avuto un ruolo centrale per lo sviluppo del comune: per molti anni il fiume Adda ha poi segnato il limes tra il Ducato di Milano, a cui Brivio apparteneva, e la Serenissima Repubblica di Venezia. Tre le attrazioni dell'edizione 2018, la famiglia Villa ha aperto la propria casa per questa particolare occasione. 

 

A seguito dei lavori per la costruzione di una piscina, sono state ritrovate alcune anfore e colonne di epoca romana. La sensibilità dei proprietari ha permesso di conservare anche frammenti di sarcofagi e resti del Castello medievale, ora inglobato nell'edificio stesso. In realtà, i primi ritrovamenti risalgono alla fine del XIX secolo. La famiglia Gibert, i vecchi proprietari, possedeva una grande filanda da seta situata entro i locali del castello di Brivio.

I volontari FAI

Nel 1888 il proprietario Adolfo Gibert rinvenne la capsella mentre praticava un condotto di scarico della nuova caldaia installata in quell'anno nel cortile della fabbrica e trovò un piccolo reliquiario (la "capsella" di Brivio), oggi esposta al museo del Louvre di Parigi. All'interno della proprietà è possibile ammirare un'armatura turca risalente alla battaglia di Lepanto del 1571, acquistata della famiglia villa in un negozio di antiquariato.  

Molto interessante poi la visita al Castello di Brivio, teatro di battaglie nel 1400 tra il Ducato di Milano e la Serenissima Repubblica di Venezia, dei quali scontri ancora oggi sono visibili i segni: aguzzando la vista è possibile vedere ancora i segni delle cannonate. Le prime testimonianze documentali della fortezza, che conserva ancora oggi le mura e le torri quattrocentesche volute dai milanesi,  risalgono al 968. Salendo sul bastione è evidente il ruolo strategico della fortificazione che separava il Ducato di Milano dalla Serenissima.

Marcella Mattavelli, l'assessore Emanuela Airoldi, il comandante
della stazione di Brivio Vincenzo Valenza, il sindaco Federico Airoldi

Infine, i volontari del Fai hanno aperto le porte della chiesa di San Leonardo risalente al XIII secolo ma completamente trasformata nel 1726 con la creazione del singolare doppio porticato in facciata. La chiesa è stata per lungo tempo meta di pellegrinaggio: al suo interno è infatti presente un affresco della Madonna del latte di scuola leonardesca risalente al XVI secolo. Un tempo gli abitanti della zona attaccavano direttamente al muro gli ex voto per chiedere il dono di una gravidanza: il gesto ha però rovinato il colore che oggi è solo parzialmente conservato.


"Già a metà mattinata sono state molte le persone che hanno deciso di recarsi a Brivio per scoprire i tesori del nostro territorio - ha dichiarato Marcella Mattavelli, presidente della delegazione Fai dell'Alta Brianza. - Lo scopo di iniziative come queste è  tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. Le Giornate Fai d'Autunno hanno visto il contributo decisivo della nostra sezione giovanile, che ha reso possibile questa iniziativa. Dopo il successo della scorsa edizione, l'obiettivo è superare il numero di presenze della passata edizione". 
Beniamino Valeriano
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