Merate: la storia di Arialdo Villa dall'impresa individuale fino alle grandi opere della ''Beton''. Martedì a Pagnano i funerali
Con il geometra Arialdo Villa se ne va un pezzo di storia dell'imprenditoria meratese che si è estesa oltre i confini provinciali, diventando negli anni d'oro un colosso nel settore, e distinguendosi per grandi opere quali il tracciato della Lecco-Ballabio inaugurato nel 2006.
Avviata nel 1961 come impresa individuale Villa Arialdo, specializzata nell'esecuzione di scavi e lavori stradali in generale, con una limitata dotazione di macchinari e 3 / 4 dipendenti, l'azienda era cresciuta nel tempo arrivando ad impiegare oltre 200 persone tra dirigenti, impiegati, maestranze, autisti.
Dopo i primi anni, l'azienda si era ampliata e con una programmazione mirata e un piano di investimenti importante aveva acquisito anche appalti nella costruzione di ponti e gallerie, nonchè immobili civili e industriali.
Nel 1963 era stata acquisita l'area per l'edificazione di quella che sarà poi la storica sede, con uffici, magazzino, cantiere, officina provvedendo anche all'installazione di un impianto per la produzione di conglomerati bituminosi, affiancato successivamente da uno più moderno.
Nel 1973 la Beton Villa & C. sas si era trasformata in spa e aveva rilevato una concessione per l'estrazione di materiale da cava da un impianto di Medolago. Per garantirsi i quantitativi necessari di sabbia e ghiaia, materie prime essenziali assieme al cemento per il calcestruzzo, la società aveva acquisito diversi appezzamenti di terreno adiacenti alla cava bergamasca.
In quegli anni la centrale di betonaggio di Via Bergamo si era rinnovata con un impianto completamente automatizzato, incrementando così la capacità produttiva anche nel sito di Galbiate con un altro impianto tecnologicamente avanzato.
In parallelo l'impresa Villa, visti i segni della crisi nell'iniziativa privata, spostava le sue attenzioni verso il pubblico e le grandi opere.
Con una serie di passaggi societari l'impresa individuale Villa Arialdo era incorporata, definitivamente nel 1988, nella spa Beton Villa.
All'ascesa aveva però fatto seguito un declino, complice la crisi dell'edilizia e in generale congiunture negative, fino alla cessione nel 2008 dell'83,95% delle quote a due gruppi del settore, la Sangalli di Mapello e la Paccani di Seriate.
Sino al 2011 quando veniva posta la parola “fine” alla storica gestione.
Classe 1929, Arialdo Villa, dopo una vita di lavoro, anche travagliata dalla morte per un incidente nel bosco di un figlio e tormentata dal sequestro dell'altro da parte dell'anonima calabrese, si era ritirato nella sua tenuta di Cicognola, a ridosso della statale, immerso in ampio parco che apriva al pubblico in occasione del passaggio della Strapagnano ad agosto. Una delle sue passioni era appunto il giardino e proprio qui, alla vigilia di Ferragosto, si trovava quando la serra utilizzata anche come ricovero attrezzi, gli era crollata addosso. Trasportato in rianimazione, sembrava essersi stabilizzato ma le ferite troppo gravi e la salute compromessa, anche per via dell'età, non gli ha lasciato scampo. I funerali si terranno nella chiesa di Pagnano alle ore 9.30 di martedì mattina.
Avviata nel 1961 come impresa individuale Villa Arialdo, specializzata nell'esecuzione di scavi e lavori stradali in generale, con una limitata dotazione di macchinari e 3 / 4 dipendenti, l'azienda era cresciuta nel tempo arrivando ad impiegare oltre 200 persone tra dirigenti, impiegati, maestranze, autisti.
Arialdo Villa nel suo ufficio di Via Bergamo nel 2006 e in una recente visita al santuario della Rocchetta
Nel 1963 era stata acquisita l'area per l'edificazione di quella che sarà poi la storica sede, con uffici, magazzino, cantiere, officina provvedendo anche all'installazione di un impianto per la produzione di conglomerati bituminosi, affiancato successivamente da uno più moderno.
L'impianto di Merate
Nel 1965 si era costituita la Beton Villa & C sas per la preconfezione di calcestrzzo, settore questo che sia per il fabbisogno collegato all'impresa individuale Villa di costruzioni che per i privati, aveva portato a un incremento notevole del fatturato.Nel 1973 la Beton Villa & C. sas si era trasformata in spa e aveva rilevato una concessione per l'estrazione di materiale da cava da un impianto di Medolago. Per garantirsi i quantitativi necessari di sabbia e ghiaia, materie prime essenziali assieme al cemento per il calcestruzzo, la società aveva acquisito diversi appezzamenti di terreno adiacenti alla cava bergamasca.
In quegli anni la centrale di betonaggio di Via Bergamo si era rinnovata con un impianto completamente automatizzato, incrementando così la capacità produttiva anche nel sito di Galbiate con un altro impianto tecnologicamente avanzato.
In parallelo l'impresa Villa, visti i segni della crisi nell'iniziativa privata, spostava le sue attenzioni verso il pubblico e le grandi opere.
La cava di Medolago
A fine anni Settanta, la società inglobava la Calcestruzzi dell'Isola sas di Medolago e la Beton Control (con sede a Cornate d'Adda).Con una serie di passaggi societari l'impresa individuale Villa Arialdo era incorporata, definitivamente nel 1988, nella spa Beton Villa.
All'ascesa aveva però fatto seguito un declino, complice la crisi dell'edilizia e in generale congiunture negative, fino alla cessione nel 2008 dell'83,95% delle quote a due gruppi del settore, la Sangalli di Mapello e la Paccani di Seriate.
Sino al 2011 quando veniva posta la parola “fine” alla storica gestione.
Il capanno crollato addosso ad Arialdo, provocandone la morte
Classe 1929, Arialdo Villa, dopo una vita di lavoro, anche travagliata dalla morte per un incidente nel bosco di un figlio e tormentata dal sequestro dell'altro da parte dell'anonima calabrese, si era ritirato nella sua tenuta di Cicognola, a ridosso della statale, immerso in ampio parco che apriva al pubblico in occasione del passaggio della Strapagnano ad agosto. Una delle sue passioni era appunto il giardino e proprio qui, alla vigilia di Ferragosto, si trovava quando la serra utilizzata anche come ricovero attrezzi, gli era crollata addosso. Trasportato in rianimazione, sembrava essersi stabilizzato ma le ferite troppo gravi e la salute compromessa, anche per via dell'età, non gli ha lasciato scampo. I funerali si terranno nella chiesa di Pagnano alle ore 9.30 di martedì mattina.
S.V.