Cernusco: l'artista Riccardo Clerici che tra foto e poesie mette al centro le donne

Giovanna De Capitani, Jenny Battaglino, Franca Oberti, Riccardo Clerici, Elisabetta Cattaneo

Un bentornato per Riccardo Clerici e le sue opere artistiche a Cernusco Lombardone. A cinque anni di distanza dalla mostra "Per metà sei donna...per metà sei sogno", organizzata dal Fotogruppo Effeotto in occasione dell'8 marzo [clicca QUI], l'amministrazione comunale lo ha invitato durante la Notte rosa di sabato 8 settembre.

La poetessa Franca Oberti

 

L'inaugurazione della personale fu la circostanza in cui conobbe la poetessa Franca Oberti. Un incontro quasi fortuito che fu da stimolo per instillare nel fotografo il desiderio di rendere fruibile al pubblico la sua passione artistica più remota. Non la musica, suo trampolino di lancio nella scena delle arti, non il disegno e nemmeno la cattura in un fotogramma dell'essenza dell'esperienza. Bensì la poesia.

L'artista Riccardo Clerici

Motore della sua ricerca formativa, è sempre riconoscibile una delicata curiosità, capace di cogliere le "sfumature di grigio" - per usare un'espressione a lui cara - che la vita offre nella quotidianità. E la donna è il soggetto privilegiato delle sue opere, il punto di osservazione da cui emerge l'autenticità.

La curatrice della mostra Jenny Battaglino

Negli scatti fotografici, così nei versi. Alla presentazione in sala civica della raccolta di poesie scelte "Le parole che ho a lungo custodito" si è fatto accompagnare da donne, una scelta tanto naturale quanto ponderata. A dare il benvenuto la sindaca Giovanna De Capitani. Elisabetta Cattaneo, professoressa di italiano che ha avuto modo di conoscere Clerici da quando veniva ritratta durante le prove alla scuola di danza, ha inquadrato la poetica generale dell'artista, rivolgendogli poi una serie di domande. È stata quindi ripercorsa la carriera del cernuschese di adozione, variegata e armonica. Lo si riconosce dalle parole di Clerici: «La poesia è stata il primo amore, poi dirottato verso la musica.

La raccolta di poesie è stato quindi un passaggio naturale
». E ancora: «La musica è la colonna sonora della mia vita. Da lì a ritrovarla in un gioco di luce è stato naturale». Anche sulla predisposizione cromatica al bianco e nero e allo sfumato nei suoi scatti, ha lui stesso rintracciato tra le motivazioni un rimando al medesimo approccio appreso con il disegno.
La curatrice della mostra Jenny Battaglino ha evidenziato gli aspetti salienti che avvalorano le fotografie esposte. Su alcune di esse ha indugiato la poetessa arlatese Franca Oberti, declamando alcune poesie tratte dalla recente raccolta di Clerici, di cui ha firmato la prefazione.
Marco Pessina
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