Legambiente: ''No'' al nucleare. Parte la campagna referendaria

Un ‘Si’ convinto, espresso con consapevolezza e decisione, per dire ‘No’ al referendum  del prossimo 12 e 13 giugno e sostenere lo stop al nucleare. I circoli di Legambiente si mobilitano in tutto il territorio con campagne di sensibilizzazione, che partiranno a breve con l’intento di mostrare quanto l’energia atomica possa essere pericolosa, costosa e inutile per l’Italia. Dopo l’incidente in Giappone e a poche settimane dal 25° anniversario del disastro di Cernobyl, il referendum sul nucleare offre un’occasione per analizzare e fare il punto sulla questione, per informare i cittadini e promuovere le fonti rinnovabili.

Pierfranco Mastalli, Gianpietro Tentori e Costanza Panella

La richiesta di aiuto arriva direttamente da Legambiente, per riunire gruppi, associazioni e singoli cittadini che si rendano disponibili per distribuire materiale, organizzare eventi pubblici, fino alla presenza ai seggi nei giorni del referendum. “E’ possibile produrre energia anche senza ricorrere al nucleare. Scegliere l’energia atomica significherebbe andare controcorrente con quello che sta succedendo nel mondo – ha precisato Gianpietro Tentori, Legambiente Lombardia – Nessuno più sta investendo in questa risorsa energetica, che può avere effetti devastanti e soprattutto non è sicura”.

Tra i motivi per cui votare ‘Si’ al referendum, esprimendo quindi la contrarietà alla costruzione delle centrali nucleari, la pericolosità della tecnologia nucleare, il costo elevato, l’uso dell’uranio, materia prima in esaurimento,  il problema della sicurezza, la non rinnovabilità, i rischi legati alla salute, il problema delle scorie e la radioattività. A tutto ciò si contrappone un’energia pulita, che negli ultimi anni è aumentata notevolmente con 6.800 comuni italiani che nel 2010 hanno finanziato la costruzione di un impianto a energia solare. “Il nucleare esige grandi investimenti e soprattutto il monopolio della produzione. La politica energetica dovrebbe invece essere federalista, ogni regione dovrebbe autoprodurre con fonti rinnovabili l’energia necessaria per soddisfare le proprie esigenze – ha spiegato Pierfranco Mastalli, presidente del circolo Legambiente di Lecco – Vogliamo un’energia democratica. Il nucleare non è economico e toglierebbe fondi destinati alle fonti rinnovabili. Il nostro obiettivo è che i cittadini si rendano conto del problema e partecipino, andando a votare ed esprimendo un ‘Si’ convinto per fermare la costruzione delle centrali”
La prima iniziativa in programma si terrà il prossimo sabato 16 aprile dalle ore 10,00 alle ore 13,00 in Viale G.Gadio 2 a Milano (MM2 linea verde Lanza), dove si terrà un incontro dal titolo ‘Nucleare, siamo proprio sicuri?’. Seguirà il 30 aprile a Bellano un incontro con le scuole a cui sarà proposto uno spettacolo teatrale su Cernobyl, oltre a iniziative sul territorio grazie a incontri, banchetti e volantinaggio tutti incentrati sul nucleare a cui si affiancherà anche il tema dell’acqua come risorsa pubblica. Per contattare i Comitati per il ‘Si’ contro il nucleare è possibile scrivere a lecco@legambiente.org, meratese@legambientenetwork.net e lario.lombardia@legambiente.org.
C.C.
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