Merate: nuovo scontro sull’Area Cazzaniga 90mila € per l’illuminazione. Lega, perché?

Uno scorcio dell'Area Cazzaniga
La domanda è rimasta lì, in sospeso, in un palleggio tattico tra l'Assessore ai lavori pubblici e il Sindaco: ma perché investire altri 90mila euro per illuminare l'Area Cazzaniga se non ci va nessuno, soprattutto la sera? Domanda semplice, se si vuole, ma la cui risposta diventa difficile in assenza di elementi che, diciamo certamente, la Giunta conosce al punto da votare compatta per una illuminazione nuova di zecca sull'area ancora non ufficialmente intitolata a don Natale Basilico. Perché per spendere tanto ci deve essere un progetto importante ancora tenuto celato. Non si vuole credere al solo abusato conflitto emotivo per cui Più Merate annunciava che proprio la rinascita dell'Area Cazzaniga avrebbe rappresentato il nuovo corso amministrativo, un sol dell'avvenire che è tramontato prima del previsto nella gestione ordinaria. E nell'ambito della manutenzione complessiva, una gestione appena sufficiente.

Massimo Panzeri, capogruppo leghista, ha messo il dito nella piaga per l'ennesima volta. Ha sicuramente strappato intimi consensi anche a diversi esponenti della maggioranza nei quali, però, lo spirito del gruppo prevale sulla valutazione personale. Ed è giusto così. Dunque, dice Panzeri, l'Area Cazzaniga, parcheggio a parte diventato peraltro meno conveniente e frequentato a causa degli aumenti, è il classico dolce non lievitato. L'idea magari era buona ma il risultato è stato pessimo. E dopo l'esperienza del bar - con tutti i lati oscuri, puntualmente impuniti - ora solo l'associazione pittorica anima un paio di locali. E non tutti i giorni. Perché dunque si è domandato Panzeri spendere tanti soldi per l'illuminazione? Con un decimo della spesa si può riattivare l'impianto di luci tuttora esistente ma spento da anni sotto il Castello Prinetti dando così  luce e vita al maniero e alla piazza centrale della città. Un risultato che appare assolutamente preferibile all'illuminazione di un buco nero. "Già due anni fa - ha scandito Panzeri - avevamo contestato lo stanziamento di 40mila euro, poi fortunatamente ritirato. Oggi la cifra raddoppia per il medesimo scopo. Ma io mi domando: a che cosa serve illuminare a giorno l'area di notte quando non ci va nessuno? E' una spesa inutile. Datemi una buona ragione per votarla....". Ha risposto l'assessore Procopio disquisendo di lampade e produttori, tra italianità e convenienza. Ma la risposta politica non è arrivata. Neanche Andrea Massironi ha dettagliato le ragioni di tanto investimento. C'è da ritenere che qualcosa nel nuovo bando abbia già attirato l'attenzione di qualche operatore e un'area così preparata a spese delle casse comunali diventa senz'altro più appetibile. Ma nulla è stato detto in proposito. E la domanda iniziale è rimasta inevasa. Naturalmente il capo leghista si è dichiarato, come in Commissione, molto insoddisfatto delle risposte ricevute e nettamente contrario a questa spesa.
C. B.
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